Vengo anch’io ? Sì, tu sì. Avanti c’è posto sul carrozzone di Draghi, almeno fino a numero 20 di ministri, divisi secondo indiscrezioni e trattative in 8 tecnici e 12 politici (da spartire secondo le proporzioni di partiti e movimenti aderenti). Si tira fuori la Meloni, si tira fuori Leu se c’è la Lega (Giorgetti spinge Salvini ad entrare), il Pd tiene per la giacca i 5 Stelle, o parte di essi, per non restare l’unico partito dell’0rmai sparuta e sparita sinistra, Forza Italia è entusiasta del ritorno in gioco e in poltrona, Renzi si placherà per qualche mese, Calenda potrà guardarsi allo specchio ed ammirarsi, la Bonino avrà qualche sottosegretario per la sua aggregazione europeista, stesso discorso minuscolo per chi segue Tabacci, Toti, Lupi e compagnia cantando. Più che un governo tecnico, sembra stia nascendo un governo tattico, nel senso che partiti e movimenti cominciano a disegnare il cammino che li condurrà a vari appuntamenti: elezioni in grandi città, elezione del presidente della Repubblica, elezioni politiche. Posizioni di lotta e di governo, c’è da scommettere fin da adesso che anche nei partiti e movimenti che diranno di sì a Draghi spunteranno situazioni di dissenso, tanto per rimanere con un piede in due scarpe, tipico atteggiamento italico, c’è poco da fare. Attendiamo la lista dei ministri per giudicare meglio il tutto. Quella di Monti fu di professori rigidi. Quella di Ciampi fu un mix di professori illustri e politici di prima fila. Quella di Draghi come sarà ?
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