C’era una volta un Napoli Primavera che prometteva non bene ma benissimo. I classe ’77 allenati da Enzo Montefusco. Raffaele Scala era uno tra i migliori centrocampisti, giocava assieme al povero Imbriani ma anche a Scarlato, Fava Passaro (ancora in attività), Malafronte, Cimadomo, Bruno, Coppola, Troise, Visconti, Marzano e tanti altri. Raffaele, stroncato stanotte da un infarto, non riuscì a mantenere le promesse: non aveva la testa giusta, si dice in questi casi. Ma poi è stato bel calciatore di Acireale e Castel di Sangro, per poi scendere alla Turris, al Gladiator, al Savoia e soprattutto e diventare con la sua Scafatese uno dei grandi protagonisti della vittoria in Eccellenza di Cesarano e Nocera. In seguito, anche altre avventure arretrando il raggio d’azione dal centrocampo alla difesa, primeggiando in tutti i tornei, amatoriali compresi. Tanti i rimpianti per quel che poteva essere e non è stato, ma ora è il tempo del dolore e delle lacrime per un ragazzo scomparso all’improvviso, a 44 anni.