Modello de Magistris ? Magari in salsa toscana ? Continua a far discutere – anche in questo caso la prima ad alzare la polvere nascosta sotto il tappeto è stata la consigliera Lanzetta – la scelta di affidare a Roberto Locchi le sedute, poche e ben pagate, di formazione organizzate dal Piano di Zona. Per carità, non discutiamo il curriculum: Psicologo e Psicoterapeuta ad indirizzo Sistemico Relazionale; abilitato all’esercizio della professione dal 1993 e all’esercizio dell’attività di Psicoterapia per l’Ordine degli Psicologi della Toscana dal 2012; corso quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-Relazionale svolto presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia a Milano e presso il Centro Bolognese di Terapia della Famiglia a Bologna; consulenze sia in ambito cattolico che valdese. Ma i costi sono giusti ? Non sarebbe stato il caso di optare per una scelta in ambito Agro o al massimo Campania ? Non è la sola cosa da chiarire nell’ambito del Piano di Zona in questione (le due Nocera, Castel San Giorgio, Roccapiemonte): altro argomento caldo (secondo indiscrezioni affrontato animatamente nel coordinamento di ieri, dirottato su Zoom all’ultimo istante), sarebbe stato quello delle stabilizzazioni del personale (diventato addirittura caldissimo….). Insomma tante cose da chiarire, la classe politica nocerina solo ora sembra accorgersene: c’è voluta, come sempre, la Lanzetta per accendere i riflettori, anche quelli degli organi preposti a controllare e a vigilare.
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