In era Covid vige per il consiglio comunale il sistema misto (in presenza chi vuole, da remoto chi non può esserci per validi e giustificati motivi): ci può stare, visto che sulla carta l’adunata consiliare coinvolge una quarantina di persone tra consiglieri, giunta e addetti ai lavori. Ma ridurre il question time, una delle più importanti forme di democrazia, a una seduta in streaming sembra veramente assurdo. Ai question time per abitudine consolidata partecipano soltanto gli interroganti, gli assessori interrogati, il sindaco e qualche addetto ai lavori.
OGGETTO: Convocazione Consiglio Comunale.
Ai sensi dell’art. 55 del vigente Regolamento delle Adunanze Consiliari e successivo provvedimento del Presidente del Consiglio Comunale prot. n. 63304 del 07/12/2020 il Consiglio Comunale è convocato in seduta di Question time per il giorno 11 marzo 2021 alle ore 15:00 in modalità telematica con collegamento da remoto nel rispetto delle misure di distanziamento sociale per epidemia da Covid 19, Verranno trattate le interrogazioni in sospeso da mesi, stavolta in extremis è stato evitato un nuovo sollecito al Prefetto. Sono cinque di Tonia Lanzetta e due di Vincenzo Spinelli. Gorno 18 si replicherà con orario e modalità simili: altre sette interrogazioni, tutte della Lanzetta. Scelte in generali poco felici da parte del convocante, il presidente De Nicola. E con qualche precisa impostazione di fondo: non si discuterà, ad esempio, la scottante interrogazione, sempre della Lanzetta, sulle tante dibattute stabilizzazioni del personale del Piano di Zona. Scommettiamo che anche stavolta, da oggi alle idi di marzo arriveranno tante delibere per mettere cerotti a ferite che sanguinano ?