Dice che era un bell’uomo e veniva dal mare. No, scusate, questo è un altro 4 marzo, quello di Dalla, alias Gesù Bambino. Oggi, 4 marzo 2021, per Nocera, invece, è il sedicesimo, tristissimo anniversario, della Frana di Montalbino. Pioveva molto, pioveva tanto quel giorno. Una massa di detriti e fango travolse abitazioni. Tre morti. Rimasti senza giustizia. Le colpe e le responsabilità sono state più volte accertate. Ma la giustizia è fatta anche di notifiche sbagliate, processi da ripetere e infine di prescrizioni, come l’ultima, di appena un anno fa, che ha posto fine a qualsiasi risvolto penale della faccenda. Sarno c’era già stata, precauzioni dovevano e potevano essere prese per evitare una catastrofe sia pur in miniatura. Niente, assolutamente niente. Restano tre morti che non hanno avuto vera giustizia. Resta aperta per sempre una ferita per la Nocera civile, che crede ancora in determinati valori. ma che lascia a pochi, anzi pochissimi, il diritto-dovere di rappresentarla. Una ferita che rimarrà per sempre, come tante altre, causate da una politica per decenni complice.Oggi ricordiamo con dolore e responsabilità le tre persone che quindici anni fa furono travolte dalla frana e speriamo che mai vengano travolte dal far finta che nulla sia accaduto, che si trattò semplicemente di pioggia non prevedibile nell’intensità, che basta un errore di notifica ad evitare una condanna. Lo dobbiamo a Matteo Gambardella, Rosa Califano, Alfonso Cardamone, ai familiari, ai parenti, a tutti quelli che per anni si sono battuti per arrivare a una verità processuale e verità di sentenze parziali che però non è riuscita a diventare sentenza definitiva di condanna.
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