Sono trascorsi oramai ben 5 anni, da quando fu annunciato lo sblocco dei fondi per la realizzazione dell’HUB per l’Alta Velocità nella zona Vesuvio Est. Il Patto per il Sud prevedeva investimenti di 9,5 miliardi di euro e la TAV a Striano in provincia di Napoli, doveva diventare la quarta stazione TAV in Campania.
Oggi le strategie per la Campania e nella fattispecie con l’Agro, confinante con Striano e parte del Vesuviano, sembrano mutate alla voce Alta Velocità: discussione attualissima. Riteniamo fondamentale e strategico l’implementazione infrastrutturale in una zona che comprende un’area popolata da oltre 500mila abitanti, la linea su ferro è prioritaria per la salvaguardia dell’ambiente con la riduzione delle emissioni di CO2 prodotto dall’ uso privato di mezzi di trasporto su gomma.
La realizzazione del progetto Hub di Striano, è risaputo che è già in “cantiere” dal 2009, venne anche pagato l’architetto vincitore del bando pubblico.
Quindi, crediamo fortemente che bisogna dare maggiore spinta in questa realizzazione atta a fornire maggiori servizi ai cittadini dell’hinterland campano ad Est del Vesuvio. E’ vero, esiste la Circumvesuviana, ma è anche vero che, per raggiungere il capoluogo partenopeo si impiega circa un’ora e non vogliamo parlare dei disservizi dell’EAV.
La linea TAV è già esistente, addirittura transita il trasporto regionale Napoli-Salerno (A/R) denominato Via Monte, impiega circa 35 minuti per collegare le due città campane, la connessione: Alta Velocità-Regionale delle Ferrovie dello Stato, in zona è necessaria per dare sviluppo e benessere ai cittadini della nostra Regione.
Sono passati troppi anni è ora che in tempi celeri, vengano sbloccati quei fondi già promessi per la costruzione del nodo d’interscambio ferroviario, per dare finalmente futuro e risposte in termini di progresso ecosostenibile ai cittadini, tutelando di conseguenza, il nostro polmone verde ad est del Vesuvio.