Una scultura per rappresentare il momento di disagio globale che l’umanità sperimenta, e preservare il ricordo della sofferenza per non ricadere negli stessi errori in un futuro imminente è l’opera inaugurata stamane nell’atrio dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, alla presenza del Direttore Sanitario Maurizio D’Ambrosio, della Professoressa Giuseppina Esposito, Presidentessa della Pro Loco “Nocera di tutti” e alcuni suoi esponenti, e dell’autrice dell’opera, la scultrice Agnese Contaldo.
L’idea nata a dicembre intende rappresentare la sofferenza per la scomparsa delle vittime dell’epidemia in corso e conferire loro un tributo simbolico, specifica la Professoressa Esposito, che sottolinea anche la necessità di una rinascita, come riportato dalle parole incise sulla targa che accompagnano l’opera dal titolo “Affranti”.
La scultrice Agnese Contaldo specifica che l’obiettivo è stato quello di rendere fruibile l’emozione del disagio, attraverso la scelta di due corpi umani nudi e spogli, posti ai lati del globo terrestre incatenato dal virus e, per tale motivo, sofferente.
Le figure sono inginocchiate in una posa che incarna l’abbattimento del vivente che dalla memoria trae riflessioni per non ricadere negli stessi errori.