L’elaborazione su dati Eurostat (ultimo aggiornamento: martedì 31 dicembre 2019) pone la Campania in vetta alla classifica delle regioni europee: qui quasi il 50% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale.
La cifra è spaventosa: il 49,7% delle persone è a rischio di povertà o esclusione sociale in Campania, la quota più alta in Europa.
Una quota superiore di ben 41,6 punti percentuali rispetto a quella della Valle d’Aosta (8,1%).
Complessivamente, le regioni del nord non superano mai il 20% delle persone a rischio di povertà come nel caso valdostano. La percentuale poi aumenta in alcune regioni del centro Italia come Lazio (24,8%) e Abruzzo (25%). Infine, si notano le percentuali più alte nelle regioni del sud Italia.
Infatti, su 7 regioni (considerando anche le isole) 4 hanno un valore maggiore del 31%, mentre le percentuali in 2 regioni superano il 40%. In questo panorama, la Sardegna risulta un’eccezione, infatti la percentuale non supera il 30% attestandosi al 28,1%, un valore nettamente in miglioramento rispetto al 2016, calato di quasi 10 punti percentuali.
Dal 1975, la Comunità prima e poi l’Unione europea ha messo al centro della politica sociale la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Attraverso accordi tra i paesi membri, l’Ue ha posto le basi giuridiche e gli strumenti su cui costruire l’azione volta a ridurre il disagio economico e sociale.
Una delle prime iniziative in questo senso è stata l’agenda Europa 2020, proposta nel 2010 dalla commissione europea. Una strategia che auspicava il raggiungimento entro il 2020, di 5 obiettivi per lo sviluppo.
Uno degli obiettivi era la riduzione del 25% degli europei a rischio povertà ed esclusione sociale, cioè 20 milioni in meno.
Nonostante gli sforzi da parte dell’Unione europea, l’obettivo di Europa 2020, seppur con netti miglioramenti, non è stato pienamente raggiunto. Infatti, le persone che si trovavano nel 2019 in una situazione a rischio di povertà ed esclusione sociale nei paesi europei erano oltre 107 milioni. Un numero ancora molto elevato ma ridotto di 17,1 milioni rispetto al 2005. Tuttavia, nonostante un netto iglioramento, l’obiettivo che era stato fissato per il 2020 rimane ancora lontano: dal 2010 al 2019 c’è stato un calo pari a 10,3 milioni di persone in stato di povertà, a fronte degli oltre 20 milioni auspicati.