La Gpn azienda che si occupa di raccolta e conferimento dei rifiuti, ha inviato una nota con la quale informa e precisa sulla sua posizione fiscale con l’obiettivo di rassicurare i suoi dipendenti e i comuni a cui fornisce il servizio. Dall’azienda di Santa Maria La Carità confermano che a seguito di un sequestro preventivo hanno immediatamente disposto il saldo di alcuni versamenti fiscali tenendo conto che erano già stati in parte oggetto di una transazione e che comunque l’azienda vanta un milionario credito di imposta non ancora compensato. Cosi ci scrivono: “In relazione a taluni articoli apparsi sulla stampa locale e sul web, ove si afferma che la GPN s.r.l. si sarebbe resa responsabile di evasione fiscale, risulta doveroso precisare quanto segue anche al fine di rassicurare sia i dipendenti che gli enti committenti in ordine sia alla correttezza della società, sia alla possibilità di portare avanti il servizio serenamente senza particolari criticità.
In primo luogo, come è noto la GPN è una società solida e seria che conta oltre 300 dipendenti e svolge il servizio di raccolta rifiuti in 14 Comuni della Regione Campania, con risultati unanimemente riconosciuti.
In secondo luogo, è opportuno sottolineare che alla società ed al suo amministratore non è contestata alcuna ipotesi di evasione fiscale ma solo l’omesso (o meglio, ritardato) versamento delle ritenute certificate. In altri termini, la società non ha mai sottratto elementi conoscitivi al Fisco ma li ha, di contro, regolarmente riportati nelle dichiarazioni. Soltanto per una momentanea carenza di liquidità – dovuta anche ai ritardi endemici con cui le amministrazioni pubbliche provvedono al pagamento per i servizi ricevuti – la GPN non è riuscita a versare tutto il dovuto entro il termine previsto. Peraltro, la società vanta un credito di imposta nei confronti dell’Erario per svariati milioni di euro che ogni anno le viene regolarmente riconosciuto.
Va, altresì, evidenziato che, ben prima che intervenisse il sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria, la società aveva stipulato un piano di rateizzo con l’Agenzia delle Entrate ed aveva già provveduto a pagare le prime rate per un ammontare di quasi 400.000,00 euro.
Infine, subito dopo il sequestro la GPN ha provveduto a versare tutto il residuo ancora dovuto in relazione all’anno 2016 e dunque ha integralmente regolarizzato la propria posizione. In ragione di ciò, siamo assolutamente fiduciosi che nelle prossime ore, ed a seguito degli opportuni controlli che l’A.G. sta eseguendo, il sequestro verrà revocato avendo la GPN assolto integralmente il suo debito tributario” .
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