Il pezzo del collega Nicola Sorrentino per il Mattino, dieci giorni fa, ha fatto il punto giudiziario della situazione, una vicenda che può sembrare incredibile ma che invece appare tremendamente reale: “Fatture gonfiate per ottenere rimborsi maggiori sul trasporto di pazienti dializzati, nove persone rischiano di finire sotto processo. Lo chiede la Procura di Nocera Inferiore, con un fascicolo passato da Vallo della Lucania all’Agro nocerino, per competenza territoriale decisa dal gip in fase d’indagine. Sullo sfondo il settore delle ambulanze e dei servizi sanitari, con il sostituto procuratore Davide Palmieri che ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di responsabili e rappresentanti legali di associazioni di volontariato. Parte offesa risulta essere l’Asl di Salerno. Molti degli imputati sono accusati di truffa, in quanto avrebbero ottenuto rimborsi maggiori rispetto a quelli spettanti. In un caso, la cifra avrebbe sfiorato i 90mila euro. Per altri episodi, invece, a seconda delle singole condotte, c’è l’accusa di truffa in concorso per aver emesso fatture con chilometraggi superiori per i pazienti dializzati, inducendo così in errore i vertici dell’Asl. Le cifre percepite indebitamente vanno dai 15 ai 24mila euro, grazie ad un giro di fatture ricostruito dalla polizia giudiziaria attraverso un analisi specifica di costi e voci di spesa, insieme ai vari chilometraggi.”