Mezz’ora iniziale di approccio sbagliato, vera colpa dei granata. Poi occasioni sbagliate e un pizzico di malasorte, fino al doppio miracolo quasi allo scadere.
Si parte forte con Di Tacchio: colpo di testa su corner, fuori bersaglio. Al 1o’ è il Venezia ad alzare la voce: spizzata di un solitario Modolo che favorisce sul secondo palo Fiordilino,che in spaccata manda fuori di un soffio. Bella giocata di Johnsen, che controlla un buon pallone in area, elude la marcatura di Di Tacchio con una finta e va al traversone in area, smanacciato da Belec. Di Mariano prova in profondità per Forte, Gyomber copre e favorisce l’uscita di Belec. Si arriva al 29′, quando Maleh fa…male ai granata: fa partire l’azione allargando a sinistra per Di Mariano, che va al traversone, sul pallone si avventa Forte che devia il pallone servendo involontariamente in area piccola Maleh, che batte Belec da pochi passi. La prima risposta allo “sgarbo” è di Kiyine: azione personale del marocchino, percussione centrale, salta due uomini, entra in area e va alla conclusione, respinta da Menpaa in angolo. Pareggio sfiorato al 35′: botta di Cicerelli diretta all’incrocio e strepitosa risposta del portiere finlandese, sugli sviluppi dell’azione, colpo di testa di Di Tacchio ancora smanacciato dal numero 1. Fantastica giocata al limite di Di Tacchio, che controlla di petto spalle alla porta, palleggia due volte e alza un campanile in area di rigore per Tutino, anticipato da Modolo. Ancora Kiyine: destro a giro dalla distanza, palla che si spegne a lato. Secondo tempo. Marcia indietro di Castori rispetto a uomini e posizionamenti iniziali. Entrano Djuric e Capezzi, escono Schiavone e Cicerelli (il peggiore in assoluto nell’iniziale ed inutile 4-4-1-1). Sponda di Djuric al limite per Di Tacchio, che si coordina e lascia partire una bordata, respinta col corpo da Modolo. Ci prova Tutino al 9′ su assist di Djuric: palla gol sventata da fortuita deviazione avversaria. Manco il 4-4-2 funziona: le ripartenze del Venezia son feroci, i granata appaiono sguarniti a metà campo. Belec va a salvare su Johnsen, parata ravvicinata che scansa il raddoppio ospite. Sulla sponda opposta Menpaa va a prendersi un gran rischio su Kupisz, subito dopo c’è la volata di Ricci che chiude il tutto senza precisione. Fuori l’opaco di giornata Kupisz, finalmente dentro Anderson. 25′, ci prova Capezzi: non va. Si cambia ancora: esce Veseli, entra Jaroszyński. Altra chance sprecata alla mezz’ora: l’ultimo entrato batte la punizione, colpo di testa di Bogdan, poi Gyömbér non inquadra lo specchio. Punizione di Anderson, tiro di Jaroszyński, risponde in due tempi Menpaa. Scocca l’ora di Gondo, gli fa spazio Tutino. Ancora decisivo Belec: si oppone al colpo di testa di Forte. Manca pure la fortuna in soccorso: cross di Casasola, la mette sul palo Djuric al 42′. Il primo miracolo è al: 47′, ennesimo corner, colpo di testa di Casasola, strepitosa risposta di Maenpaa, ma sulla respinta del finlandese Gondo è il più lesto a ribadire in gol. Ma non è finita, anzi il bello viene poco dopo: di nuovo Gondo a segno: traversone di Kiyine in area per Djuric, anticipato da Maenpaa che smanaccia proprio sui piedi di Gondo che deposita in rete a porta sguarnita. Dimostrazione che in 5 minuti, cioè nel recupero, tutto si può fare: passando in pochissimo tempo dai “playoff a rischio” al “secondo posto sempre a un passo”.
MARCO MATTIELLO