Tutto è bene quel che finisce bene… in questo modo finivano tante favole della nostra infanzia. Per Angelo Crescenzo, invece, con queste dolcissime parole si chiude un vero e proprio incubo sportivo. Il karateka nativo di Sarno, infatti, un anno fa aveva (sulla carta) conquistato il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 salvo poi vederselo rimettere in discussione per decisione della WKF di cristallizzare il ranking in tempo di pandemia.
Dopo dopo essere partito nella Pool 1 direttamente dal secondo turno con il successo sul kuwaitiano Abdullah Shaaban, il nostro alfiere cede subito per 2-1 contro il lettone Kalvis Kalnins al terzo round. Il karateka nativo di Sarno, tuttavia, ha avuto modo di rifarsi con gli interessi nei ripescaggi. Successo per 1-0 contro lo statunitense Frank Ruiz, quindi eliminato anche l’uzbeko Sadriddin Saymatov per aprirsi le porte alla finale per il bronzo contro l’egiziano Karime Aboeitta.
Un risultato che è dunque sufficiente per spedire (al momento solo idealmente) il nostro portacolori sotto i Cinque Cerchi nipponici. Laddove il karate è nato ed è una vera arte e dove il classe 1993 andrà a giocarsi le proprie chance di medaglia che, conoscendo il suo valore, non saranno certo poche. Per il momento il suo presente parla della finale per il bronzo di domenica, dopodiché potrà concentrarsi (finalmente) anima e corpo sul grande sogno di una carriera.