Trentamila a festeggiare lo scudetto Inter a Milano, altri festeggiamenti calcistici minori a Milano, fine settimana tra traffico e qualche eccesso dei locali (ovviamente non sono giustifiche risse con o senza mascherine che risultano doppiamente dannose): tutto preventivato, non capiamo la meraviglia, se si apre bisogna mettere in preventivo persino l’eccesso, vigilando certo ma evitando di parlare a sproposito in questa ulteriore fase Covid.
I sindaci, parliamoci chiaro, fanno la figura peggiore: sono a capo di amministrazioni che in qualche caso predicano bene ma razzolano malissimo (per carità di patria evitiamo un preciso riferimento ad un fatto preciso di una decina di giorni fa). I controlli non ci sono: allarme, allarme, allarme, multa, multa, multa. Polizia e Carabinieri, va sottolineato, non possono reggere lo sforzo della primavera di un anno fa, gli uomini sono contati e vanno gestiti per altro. L’esercito fa quel che può, anche se spesso si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato: ad esempio il controllo, inutile, della collina del Parco e di Sant’Andrea a Nocera. Occorrerebbe avere la forza, a livello comprensoriale e non solo di singole cittadine, di mettere in campo, almeno nei fine settimana, una task force di caschi bianchi, destinata a controllare il territorio dopo il canonico ultimo turno di servizio che termina alle 21,30.
Dicevamo dei sindaci: la maggioranza di quelli nostrani ha letteralmente perso la testa. Invadono i social con sciocchezze, passando dall’allarmismo alle rassicurazioni in tempi brevi, si profondono in veri e propri “angelus”, spendono e spandano bei quattrini in materia di inefficace comunicazione istituzionale, postano di tutto (dalle pantomime dei centri vaccinali inaugurati all’aiuola messa a posto, passando per il compleanno della suora di turno), difendono la loro piccola realtà col ponte levatoio affermandone la presunta superiorità sulle altre, si danno persino alle processioni.
Invece a loro si chiede solo di governare, anzi di amministrare. Il Covid è realmente una grande emergenza. Ma vogliamo parlare del resto ? Non c’è traccia di programmazione, di grandi temi, di interventi fondamentali. Andrà tutto bene? Solo se tornerà a governare, sul serio e non soltanto sui social.