
Il giudice del tribunale di Nola dispone un’indagine per omissione a carico di Lettieri accogliendo il ricorso degli ambientalisti Cannavacciuolo e Montesarchio
Bonifiche mancate ad Acerra: il tribunale di Nola dispone un’indagine a carico del sindaco, Raffaele Lettieri. Reato ipotizzato: aver omesso gli atti amministrativi dovuti per bonificare la grande discarica abusiva del Bosco di Calabricito. Dopo il disastroso incendio del 2019 torna dunque alla ribalta la questione dell’enorme invaso di campagna utilizzato dall’ecomafia fino ai primi anni Novanta per inghiottire i fusti tossici della Montefibre e i residui degli impianti chimici del nord Italia.
Questo perché il gip del tribunale di Nola, Daniela Critelli, ha appena accolto il ricorso degli ambientalisti di Acerra, Alessandro Cannavacciuolo e Antonio Montesarchio, finalizzato a respingere la richiesta di archiviazione di un procedimento aperto dalla procura di Nola a carico di Lettieri, procedimento scaturito da una denuncia degli ambientalisti ma che lo stesso pubblico ministero aveva chiesto di archiviare. “Dai documenti però emerge una colpevole inerzia: il sindaco va indagato per omissione”, ha invece scritto nell’ordinanza appena emanata il giudice per le indagini preliminari. Critelli ha respinto la richiesta di archiviazione del pm “perché mancano richieste dell’organo requirente in riferimento all’indagato ed anche perché è mancata proprio un’indagine tesa ad approfondire quanto denunciato”. Il gip ha peraltro fatto notare che il reato di omissione in atti di ufficio non si può considerare prescritto perché “il protrarsi dell’inerzia colpevole, che sembra emergere dalla complessiva documentazione processuale, può manifestarsi come reato continuato quando, nonostante le sollecitazioni formali puntate a far agire il pubblico ufficiale ma rimaste senza esito, la situazione dello scarico dei rifiuti potenzialmente pericolosa continui a dare i suoi effetti negativi e quando l’adozione di un atto dovuto sia però in grado di far cessare il pericolo”.
Il giudice ha quindi disposto che “il pm provveda entro sei mesi a effettuare le indagini indicate e ogni altro approfondimento ritenuto necessario o utile”. C’è un altro elemento che ha spinto il gip a bocciare l’archiviazione dell’indagine sul sindaco. Questa inchiesta, sempre secondo ciò che afferma il giudice per le indagini preliminari, era stata impropriamente inserita in un altro procedimento, che riguardava tutt’altra questione e tutt’altri indagati, poi archiviato. “Non era affatto possibile – aggiunge sostanzialmente il magistrato – mettere le due indagini in connessione e quindi archiviarle entrambe come se fossero un unicum. Per cui l’indagine su Lettieri, che non c’entra nulla con quella archiviata, deve proseguire ed, anzi, deve essere avviata effettivamente e approfondita”. Il sindaco di Acerra è ora formalmente indagato per aver omesso azioni finalizzate alla tutela della salute pubblica e alla salvaguardia dell’ambiente.