Se un’ assessora e un consigliere comunale di maggioranza arrivano a minacciare querele e sbobinature, ben farebbe il sindaco in carica, primo interessato, a mandare tutti a casa e quindi ad auto-mandarsi a casa. Si è perso il senso e la misura, tipo A’livella.
L’assessora all’ambiente Fasanino viene pubblicamente accusata di essere incompetente ma anche, sentita questa, di non essere nocerina dal consigliere comunale Capaldo. La prima minaccia querela e parla di conferimenti non idonei da parte dell’attività commerciale che fa riferimento al consigliere, l’altro chiede di sbobinare l’audio dei colloqui per le nomine ad ispettore ambientale volontario. La colpa è dei social, ci verrebbe da aggiungere, e qui l’esempio-non esempio viene dall’alto. Chi non è social è invece il presidente del consiglio comunale De Nicola neo PD. In un paio di interviste classiche, nelle ultime ore, ha affermato che ama la struttura PD (ma un tempo a sinistra non si parlava di sovra-strutture ?), che adesso – dice lui – non è passato al PD per candidarsi a sindaco ma che un domani chissà (aggiungendo che allo stesso tempo nessun altro del PD può vantare al momento ipoteche di candidature). Fine di una storia triste, nemmeno breve purtroppo.