Segnano Bogdan e Anderson, la Salernitana batte 2-0 l’Empoli ma non basta – non ancora – per festeggiare la Serie A. La vittoria contemporanea del Monza a Cosenza, infatti, rimanda di qualche giorno il discorso Serie A: lunedì i granata saranno di scena a Pescara.
“Abbiamo giocato con la prima della classe, che aveva perso solo due volte. Nonostante avesse ottenuto il traguardo, l’Empoli non è venuta appagata, anzi. Ribadisco: anzi. Noi abbiamo preparato la partita come abbiamo preparato il campionato, la squadra, i ragazzi. All’inizio eravamo un po’ bloccati, ma sapevamo che sarebbe andata così, fino a quando la testa non si libera – dice Bocchini, vice di Castori, al termine della partita vinta – Sembra un disco rotto, ma dal primo giorno a Sarnano abbiamo cominciato a spingere forte sulle gambe e sulle teste, perché il nostro calcio e i nostri uomini sono questi. La squadra ci ha dato la disponibilità, per quello che volevamo e per come lo volevamo fare. C’è uno step di questo campionato, uno sliding doors: è stato la partita di Empoli. Lì ci siamo guardati in faccia. La sqauadra si è compattata, soprattutto dal punto di vista mentale e caratteriale”. Da Empoli all’Empoli, la partita è stata un riscatto: “L’Empoli di oggi ci dà ulteriori motivazioni, siamo a 95′ dalla fine e siamo anche riusciti a prenderci il secondo gol finale. Tutto questo pompa, questo è il momento in cui tutta Salerno deve ritrovarsi”. C’è stato anche tanto nervosismo in campo: “Quando la posta in palio è alta, il calcio che è competizione agonistica, regala tensione. Bravissima la terna arbitrale e il quarto uomo. C’è stato un momento in cui il loro uomo era a terra”. La partita di Pescara: “E’ come questa. Dobbiamo mettere due, tre concetti: dobbiamo raggiungere l’obiettivo storico, tutti i calciatori per tutta Salerno. Questo deve aumentare l’autostima, dobbiamo trovare energia. Farà caldo e ci sarà un viaggio, ci sarà una squadra che vuole fare il proprio calcio ma a noi non interessa. I ragazzi stanno raschiando il barile: c’è stata una grande crescita anche a livello di gruppo, di come lavorano e si trovano durante il giorno. Dopo averla sbloccata, non c’è più fatica, non c’è più niente”.
La cronaca
Al cospetto dell’arcivescovo Bellandi e del selezionatore dell’under 20, Alberto Bollini, Castori sceglie un’altra volta il 3-5-2: Jaroszynski e Casasola sugli esterni, mentre in avanti spazio al tandem Gondo-Tutino. L’Empoli di Dionisi opta per 4-3-1-2. Crociata sulla trequarti, alle spalle di Moreo e Mancuso.
Al 10′ clamorosa palla-gol ospite, Moreo colpisce il palo, la sfera poi attraversa pericolosamente lo specchio della porta. Crociata riceve in area e libera il destro: Belec controlla il tiro senza troppi problemi. La Salernitana s’accende per la prima volta e segna: calcio d’angolo, clamoroso controllo flop di Damiani, il croato Bogdan va a colpire e con l’aiuto di un rimpallo segna. Al 39′ i granata invocano il rigore: sembra netto il mani in area di Terzic. Finale di tempo: Mancuso scarica per Bandinelli, che col mancino cerca la porta ma il suo tentativo è fuori misura.
Subito la Salernitana pericolosa due volte ad inizio ripresa, tra il 4′ e il 5′: Tutino serve sulla corsa Coulibaly che però arriva sbilanciato all’impatto con il pallone e colpisce l’esterno della rete; ci prova Capezzi, tra i migliori e più lucidi, dalla distanza, ma Brignoli blocca a terra. Poi ancora brividi per i granata: Crociata, a due passi dal dischetto, sbaglia un rigore in movimento e grazia Belec. Il tecnico dei toscani, Dionisi (protagonista di un battibecco all’intervallo con dirigenti granata) sostituisce al 12′ Mancuso e Bandinelli, entrano Olivieri e Zurkowski. La Salernitana non molla, sfonda sulla sinistra (17′) con un break di Jaroszynski che serve Tutino. L’attaccante prende la mira, calcia di sinistro ma tira alto. Poi Gondo, al 19′, cerca il tiro a giro, con il destro, e dimentica Casasola libero in area. Il resto conta poco, fino al recupero, quando Anderson mette in freezer il 2-0 all’Arechi