Nel pieno del ciclone stabilizzazioni, Renato Sampogna lascia il ruolo di responsabile delle politiche sociali del Comune di Nocera Inferiore e quindi anche del Piano di zona ambito S1_1 che integra anche Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte. Passa alla dirigenza del Ministero delle Politiche sociali e del Lavoro. Gli subentrerà, per scorrimento di graduatoria concorsuale Nicla Iacovino, attuale responsabile della Biblioteca Comunale Pucci di Nocera Inferiore, iscritta all’ordine dei giornalisti, moglie di Porfirio Monda, responsabile del Piano di zona cugino di Pagani e dintorni (Agrosolidale, che è su posizioni opposte in materia di stabilizzazioni, Torquato invece ha già dichiarato che nel suo Piano nulla cambia).
Al di là delle parole di circostanza spese dal primo cittadino, resta la constatazione dell’incredibile valzer nei ruoli apicali. Vogliamo parlare del comando dei Vigili Urbani negli ultimissimi anni ? Parliamone: Contaldi, Forgione, Bucciero passando per ampio interim di Caso. Sulle politiche sociali ? Montuori, Sampogna e ora Iacovino nel giro di un battito di ciglia. Vincitore del concorso, tra qualche mugugno dei perdenti non trasformato in ricorso (qui però avevano torto loro, titoli ed esperienze pregresse parlavano chiaramente a favore del dirigente considetato “straniero”) e qualche ingloriosa espulsione per copia compito in bagno, Sampogna s’insediò in autunno 2019, reduce dall’esperienza napoletana della prima era de Magistris. Ora uno passa da Napoli a Nocera per fare cosa ? Probabilmente per fermarsi poco, acquisire punteggio ulteriore in chiave curriculum per poi andare altrove. Solo che il fermarsi poco, al di là delle indubbie competenze, è stato caratterizzato da diversi passi falsi. Non ci riferiamo alla battaglia ideologica contro le stabilizzazioni (roba che va nel verso opposto rispetto alle scelte di governo, regione, asl e così via), avallata da chi è a lui sovraordinato a Nocera. Ci riferiamo anche agli affidamenti, a certe scelte per corsi, al comportamento nei confronti della massima entità sportiva cittadina, al tentativo messo in atto da qualche suo sottoposto di “scassinare” la sede dell’Amdot di via Giordano. Ora tocca alla Iacovino, che partecipò al concorso del 2019. Salutiamo Sampogna rimettendo la foto di ieri, quella dei bei tempi “demagistrisiani”. Vogliamo sottolineare un aspetto comico al fin della licenza. Ieri un consigliere comunale di maggioranza aveva chiesto a Sampogna di riferire in aula sulla vicenda stabilizzazioni: il suo sindaco non l’aveva avvertito del colpo di scena ?