Alt al costruendo campo da Padel (sport di palla di derivazione tennistica. Si pratica a coppie in un campo rettangolare e chiuso da pareti su quattro lati, ad eccezione di due porte laterali). Villa Maria di Grotti, che in principio era parco pubblico nel verde, forse non verrà “deturpata”, almeno secondo le rassicurazioni fornite nelle scorse ore dal primo cittadino ad esponenti del comitato di quartiere (nel frattempo ha raccolto 1500 firme per la battaglia a favore, diciamo così, del ripristino dei luoghi). Nella nuova convenzione con l’associazione sportiva che gestisce la struttura ci sarebbe – usiamo il condizionale per non aver ancora visionato le carte – l’obbligo di non portare avanti i lavori del campo Padel ma anche dei relativi spogliatoi, pena la decadenza dell’accordo. Tempo tre mesi per provvedere al tutto, ciò vuol dire che se anche il primo cittadino imitasse Cuofano – riapertura dei parchi e degli spazi verdi – se ne riparlerebbe ad estate inoltrata. Il Padel si pratica con una racchetta dal piatto rigido con cui ci si scambia una pallina esteticamente identica a quella da tennis, ma con una pressione interna inferiore, che permette un maggior controllo dei colpi e dei rimbalzi sulle sponde. A noi pare che agli uffici comunali siano venute meno proprio le sponde, cioè i pezzi di carta per portare avanti una situazione difficilmente spiegabile. Hanno perso le sponde, qualcun altro ha perso invece un’altra occasione per amministrare con coerenza e occhi aperti.
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