Duecentocinquanta anni dopo la sua scomparsa il Principe di Sansevero continua ad appassionare, incuriosire, emozionare. Il suo nome, legato alla sempre più nota cappella di famiglia , vero e proprio testamento in pietra della sua visione della vita viene celebrato ancora.
Oggi dalla pagina Fb della Cappella viene trasmessa la video performance Laments un piccolo evento virtuale che vede insieme parole poetiche, quelle scritte da Gabriele Tinti che si è lasciato ispirare dal Cristo Velato, opera intensa e di grande impatto di Sanmartino, dalla sua condizione di solitudine e la lettura del regista e attore Abel Ferrara. Un modo per rendere omaggio al Principe proprio nella Giornata Internazionale dei Musei.
L’impatto del video rende con chiarezza nel suono delle parole, lette in inglese da Abel, con sottotitoli in italiano, la suggestione di un’opera d’arte unica per il suo ‘realismo’. Gesù, a grandezza naturale, è disteso sul letto di morte, solo, con accanto gli oggetti del suo sacrificio. Il sudario scolpito che copre Gesà è talmente realistico da lasciar intravvedere il corpo. Miracoli di un materiale vivo, plastico, unicamente trattato.
La singolarità dell’operazione è aggiungere a questo parole poetiche che rimandano alle lamentazioni funebri, ai compianti che erano parte di una cerimonia che qui sembra sospesa, rinviata proprio alla presenza di ogni visitatore. Abel Ferrara dà voce a questo momento che rientra nel progetto Rovine che Gabriele Tinti porta avanti con letture dal vivo difronte alla statuaria classica o alla pittura rinascimentale.
Dopo la video performance Laments, le celebrazioni del Museo Cappella Sansevero per il 250° anniversario della morte del principe di Sangro, valoroso uomo d’armi, letterato, editore, primo Gran Maestro della Massoneria napoletana, prolifico inventore e intraprendente mecenate, continueranno con una programmazione di eventi anche nei prossimi mesi.