Non sarà come con Maresca a Napoli (operazione questa che ad occhio e croce riguarda più la Lanzetta con le sue civiche in parte già composte e pronte, realmente rappresentative della società civile e senza colorazioni dannose). Missione fallita a Nocera sul candidato a sindaco del centro-destra o destra-centro (con contorno di mini-civismo e movimenti sedicenti autoctoni) per le elezioni dell’anno prossimo.
Il nome nuovo individuato era quello di Attilio Barbarulo, medico-star di Pediatria, apprezzato da tanti, al di là dei possibili schieramenti. E’ arrivato il no del diretto interessato. Virata, allora, su un primario vicino alla pensione, dopo qualche pensierino fatto sul medico fratello d’arte Gennaro D’Acunzi: altro no, quello salvo ripensamenti di Francesco Salzano, ex senatore ed ex candidato a sindaco. Dato per certo che il nome di Adriano Bellacosa sia spendibile in questo fase solo in caso di coalizione allargatissima (una sorta di local-Draghi, insomma improbabile assai), chi rimane ? Pasquale D’Acunzi, pronto a riprovarci con l’appello di qualche partito e qualche civica. Anche con Forza Italia ? Qui il discorso si complica leggermente, in virtù delle ambizioni del consigliere uscente Saverio D’Alessio per una candidatura, diciamo, di bandiera. Ma quanto vale numericamente il partito di Berlusconi in città ? Quattro anni fa, valse pochissimo in supporto a D’Acunzi: quasi una lista civetta, riempita da candidati cilentani che portarono in dote parecchi zero tituli, cioè zero voti, in dote.
Alla costruzione del tavolo che non vuole un sindaco Pd e nemmeno un sindaco torquatiano, lavorano anche consiglieri ora in maggioranza (Capaldo, ma anche l’azionista Trotta in qualche modo) oppure reduci dalla maggioranza (Giordano). E i cirielliani travestiti da centristi come si regoleranno ? Gli attuali consiglieri di maggioranza Alfano e Ferrigno, ad esempio, possono vantare un discreto gruzzolo di voti personali. 4 anni fa li misero a disposizione di Torquato: concederanno il bis accordandosi sul legale rappresentante politico che il sindaco uscente vorrebbe scegliere oppure torneranno dalle parti di casa?