A SUA ECCELLENZA MONSIGNOR GIUSEPPE GIUDICE, VESCOVO DELLA DIOCESI NOCERA-SARNO
Le scriviamo in nome e per conto di Agrotoday ma anche di tanti cittadini-cristiani- nello specifico ha poca importanza se tale porzione di nocerini sia maggioranza o minoranza- che non sono d’accordo con quello, che stando ad articoli apparsi su internet e social vari, dovrebbe accadere in data 2 giugno (prove tecniche nella serata di venerdì 28 maggio, replicate nella serata di sabato 29 maggio): illuminare col tricolore, non si capisce esattamente col permesso di chi, il convento cappuccino di Sant’Andrea in Nocera Inferiore (questione di lana caprina, secondo noi, che luci abbraccino l’intero complesso oppure tengano fuori il punto dove si celebra messa).
Ora, nulla abbiamo da obiettare contro il tricolore (avremmo scritto la stessa cosa anche con altre luci non attinenti al contesto), simbolo che personalmente adoriamo, a patto che venga esibito nel contesto appropriato, nella fattispecie, ad esempio, monumenti e luoghi di interesse civico, magari Palazzo di Città, lo stadio e persino l’ospedale come simbolo alla lotta contro la Pandemia.
Non ci sta bene, a noi ma anche a tanta altra gente, che il tricolore sia accostato,invece, ad un convento. Non vogliamo tediarla con la storia italica che lei, uomo di cultura oltre che di fede autentica, conosce alla perfezione. Nemmeno soffermarci su potere temporale, potere spirituale eccetera eccetera, sul diamo a Cesare e così via. Saremo brevi. Gott mit uns (Dio è con noi): è una frase che ha prodotto danni che ancora oggi sono visibili, ferite non ancora del tutto risanate. Noi preferiamo un altro Dio, quello di Matteo: Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono tra loro.
In ogni caso, con assoluta deferenza
LA REDAZIONE DI AGROTODAY