OTTIMA RIFLESSIONE DA PARTE DI MARCO SANTOPAOLO, COLLEGA GIORNALISTA, DA QUALCHE ANNO VALENTISSIMO SEGRETARIO SPORTIVO
Da quando il Consiglio Federale della F.I.G.C. ha introdotto il comma 5 dell’art. 49 N.O.I.F. (aprile 2019), la Lega Pro ha reintegrato in organico per “riammissione” 6 società retrocesse in due anni: Bisceglie, Fano, Paganese e Virtus Verona nella stagione 2019/2020, Giana Erminio e Ravenna nella stagione 2020/2021.
Analizzando il percorso di questi club dopo l’odierna conclusione dei play-out, emerge un dato che dovrebbe far riflettere: il Bisceglie è retrocesso per tre volte di fila, il Ravenna è alla seconda discesa consecutiva, mentre il Fano perde la categoria per la seconda volta negli ultimi tre anni (e l’anno scorso era arrivato penultimo). Quanto alle altre, sul campo la Paganese ha collezionato un 15° ed un 17° posto, la Virtus Verona si è piazzata prima 12° e poi 11° mentre la Giana Erminio ha concluso con il 14° posto.
E va sottolineato che la riammissione, comportando la risoluzione dei contratti economici in essere con i tesserati, rappresenta un’autentica manna dal cielo per le casse dei club in questione. Non solo: è bene ricordare che tali club richiedenti la riammissione non sono chiamati ad alcun onere economico supplementare rispetto ai costi ordinari di iscrizione: nessun versamento “a fondo perduto”, nessuna fideiussione supplementare. Praticamente, debiti scaduti a parte, si ritrovano un titolo prof a costo zero.
Viceversa, le ultime due società “ripescate” dalla serie D (estate 2019, l’anno scorso non c’erano posti…), nonostante l’imponente sforzo economico (una fideiussione ed un fondo perduto supplementare, parliamo di 600.000 euro in più…) si sono comportate più che degnamente: la Reggio Audace addirittura ha vinto subito i play-off eliminando in finale il Bari e festeggiando un incredibile “doppio salto” in B, mentre il Modena ha partecipato due volte su due ai play-off per la serie cadetta (con ragguardevoli 9° e 4° posto).
Purtroppo l’istituto delle “riammissioni”, trattandosi di norma non “transitoria” (come sarebbe stato auspicabile fosse per la sola stagione 2019/2020, segnata dai casi Pro Piacenza e Matera), persisterà ancora nel corso degli anni. Con buona pace, da una parte, della qualità del campionato (visti gli scadenti risultati delle “riammesse”); dall’altro, di quelle squadre di D che – lo dice la storia – sarebbero certamente più pronte di chi retrocede ormai sistematicamente. Ma non sempre, in questo sport, vince il merito sportivo…