Stoccaggio illegale di fanghi fognari e di rifiuti speciali sul territorio? Lo lamentano alcuni cittadini preoccupati e costretti a subire olezzi insostenibili e che sarebbero aumentati a dismisura in questi ultimi giorni. C’è chi sta stoccando rifiuti o li sversa abusivamente sul territorio? In attesa di auspicati controlli e sopralluoghi che possano accertare il sospetto di queste famiglie residenti ormai allo stremo , appare certo che uno dei territori più fertili della Campania in pochi anni ha cancellato il suo glorioso passato di agricoltura intensiva per ritrovarsi crocevia di strade e svincoli, con una forte incidenza di smog e traffico . Ed ora, stando alle rimostranze dei residenti, vi sarebbe anche un diffuso stoccaggio abusivo di rifiuti? Nella canicola di queste ore, si sommano allo smog provocato dall’aumentato traffico nella zona a confine tra Angri e Scafati e Sant’Antonio Abate, anche olezzi di rifiuti che sanno di discarica che ufficialmente però non è autorizzata sul territorio. Da dove proviene? E dove si trovano questi stoccaggi di rifiuti? I cittadini sembrano non avere dubbi, ci sarebbe chi, in barba alle regole, utilizzi spazi privati e aree a confine dei tre Comuni per stoccare rifiuti. Difficile capirne l’entità e la qualità di questi rifiuti. Se in sostanza si tratti di rifiuti speciali che avrebbero bisogno di un trattamento particolare anche se stoccati solo per alcuni giorni in attesa di altre destinazioni o in alternativa lasciati marcire in qualche area abbandonata e non controllata. I cittadini sollecitano controlli e verifiche ispettive. Solo alcuni mesi fa il Noe, il nucleo speciale dei carabinieri, eseguì numerosi controlli in aree industriali e di depositi, scoprendo diverse illegalità con sversamenti abusivi nel fiume Sarno e dei suoi affluenti e canali. Notevole anche il lavoro svolto nel controllo in depositi e aree abbandonate con microdiscariche di rifiuti di ogni genere. Angri è interessata anche dalla presenza del depuratore del Medio Sarno, che si trova al confine con Sant’Egidio del Monte Albino e San Marzano sul Sarno e che solo recentemente sta ricevendo i reflui dei Comuni vicinori a seguito degli annosi interventi sulla rete dei collettori. Non mancano denunce e sequestri clamorosi che si sono succeduti negli anni sul territorio dell’Agro con depositi illeciti di rifiuti, stoccaggio e trattamento non autorizzato. I cittadini lamentono di essere abbandonati a loro stessi e auspicano dei controlli approfonditi. Il territorio è privo inoltre di centraline antiinquinamento mentre va assai a rilento l’attività dei progetti del Grande Sarno, che dovrebbe consentire di ridimensionare il grave problema degli allagamenti mentre il disinquinamento, progetto del 1973 non si è ancora concluso, dopo milioni di euro finanziati. ( foto fonte web)
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