Alzano la voce oggi gli operatori turistici per la situazione del Vesuvio. Guide vulcanologiche, guide turistiche, tour operator e tutti i protagonisti del mondo turistico hanno indetto una manifestazione per ribadire le cose che non vanno e la speranza di migliorarle. Attrattore fondamentale campano per il comparto turistico il Vesuvio nel 2019 aveva raggiunto oltre 750mila visitatori e guadagni notevoli, ma oggi vive un momento di crisi. E non solo per la situazione Covid. Secondo gli operatori del settore la gestione poco attenta alle questioni reali comporta evidenti disservizi.
Turisti che tornano indietro perché non si può pagare da una biglietteria reale, e quella virtuale non funziona per assenza di linea internet stabile. Il biglietto, farragginoso, nominale crea problemi a turisti soprattutto se in gruppo e a tour operator. Senza contare l’obbligo della prevendita. I numeri poi di ingressi sono di dieci persone ogni dieci minuti, considerati insufficienti. Non ultimo l’annoso e infinito il problema dei servizi igienici assenti che se portano a una visione ‘naturalistica’ dello spazio non corrisponde alla situazione reale,e si trasforma in disagio, mancanza di rispetto e decoro reale per il turista. E’ considerato fuori luogo anche che accompagnatori e guide turistiche debbano pagare il biglietto per salire sul Vulcano. Insomma elementi da discutere per una organizzazione più saggia.
Stiamo ripartendo – afferma Paolo Cappelli presidente delle guide Vulcanologiche- ma non possiamo farlo a pieno. Il Vesuvio rischia di essere cancellato dai circuiti turistici campani. Noi abbiamo tante domande da rivolgere al Parco sul perché non migliorare la gestione, dai biglietti ai bagni, ma non rispondo mai. La madre di tutti i nostri problemi è il non reale confronto tra noi che siamo sul territorio e l’Ente Parco, che ci sente ma sembra non ascoltarci. Cosa succederà quando entreremo in zona bianca? Resteremo con gli stessi numeri di ingressi? Molti turisti, come oggi un gruppo di motociclisti, vanno via arrabbiati, e noi non possiamo farci niente. La nostra protesta non finirà qui.
“Come rappresentate degli operatori turistici – spiega Agostino Ingenito dell’ABBAC – come rappresentate degli operatori turistici ho condiviso con colleghi agenti di viaggio, guide ed accompagnatori questa che riteniamo una protesta sacrosanta: garantire servizi efficienti e indispensabili per i visitatori del Gran Cono del Vesuvio e in generale del Parco del Vesuvio. Siamo stanchi di parole e di false narrazioni. Chi ha delega di governare ed amministrare lo faccia e si assuma le responsabilità delle sue non azioni oppure si faccia da parte”
Le sigle che hanno sostenuto la manifestazione: ADV UNITE – AIDIT FEDERTURISMO – CONFARTIGIANATO NCC NAPOLI – ASSOCIAZIONE CAMPANIA NOLEGGIO CON CONDUCENTE – FEDERNOLEGGIO – FIGAV CAMPANIA – ASSOBUS ITALIA – ASSOCIAZIONE GUIDE TURISTICHE CAMPANIA – UILTUSC CAMPANIA GUIDE E ACCOMPAGNATORI TURISTICI – FEDERAGIT CAMPANIA – ASSOVIAGGI – CONFGUIDE/CONFCOMMERCIO SEDE DI AVELLINO – SALPI FE.NA.L.T. – PRESIDIO PERMANENTE VULCANO VESUVIO – COLLEGIO GUIDE ALPINE CAMPANIA – VESUVIO EXPRESS – FLAICA CUB – AGAT SORRENTO – ABBAC CAMPANIA