La sintesi della seduta di consiglio comunale, che poco dopo le 15 si è sciolta rinviando, forse al 30, la parte dell’ordine del giorno che riguardava regolamenti e la nomina della commissione paesaggistica. Sulle stabilizzazioni, è passato a maggioranza un deliberato presentato all’ultimo minuto utile dalla maggioranza (a firma Alfano, De Maio, Iannotti e Stile): 14 voti a favore e 7 contrari.
La delibera approvata ribadisce un concetto già messo ai voti mesi fa: trasformazione in azienda consortile o speciale dell’attuale convenzione che regola il Piano di Zona (fin qui mai è avvenuta per il No di Nocera Superiore a fronte dei SI di Nocera Inferiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte). Aggiunge dubbi sulla regolarità e sull’efficacia del bando deciso come atto ultimo dell’era Sampogna per nuove figure a tempo determinato. Auspica la possibilità di stabilizzare gli attuali operatori a scadenza di contratto (una delegazione, assieme alle rappresentanze sindacali, ha svolto assemblea in strada dinanzi a Palazzo di Città) dopo il parere favorevole di segretari generali e revisori dei conti. Tecnicamente: “formulare atto di indirizzo al Sindaco affinché promuova, presso l’Ambito di Zona, l’immediato avvio ad una ricognizione puntuale e specifica del personale dell’Ufficio di Piano attualmente in servizio e di coloro che abbiano i requisiti di cui alla Legge Madia; demandare ai Segretari generali dei Comuni dell’Ambito la valutazione circa una richiesta di parere all’Organo di controllo amministrativo-contabile; considerata ogni ripercussione a breve e medio termine sui cc.dd. resti assunzioni lì per il personale e la dotazione organica dell’Ente; promuovere a tal fine ogni più opportuna azione per la costituzione di una Azienda Consortile in omaggio al principio di “segregazione patrimoniale”, rispetto ai singoli Enti; dare mandato al Responsabile dell’Ufficio di Piano di porre in essere tutti gli adempimenti conseguenti e necessari per rendere esecutivo il provvedimento”, al fine di giungere conclusive determinazioni da parte dell’Ambito entro e non oltre il 01.12.2021”. E’ sembrato poco alle sigle sindacali, stando alle prime reazioni: possibile la definizione di ore di sciopero, quasi certo il mandato conferito a legali per impugnare il nuovo bando.
La proposta della minoranza-large, invece, è stata bocciata così: 6 favorevoli, 1 astenuto e 14 voti contrari. Firmatari erano D’Acunzi, Capaldo, D’Alessio, Della Porta, Lupi, Spinelli e Trotta. La proposta chiedeva un impegno esplicito dell’amministrazione sulle stabilizzazioni.
La proposta solitaria di minoranza, quella di Tonia Lanzetta, ha avuto il seguente esito: 1 voto a favore, 5 astenuti, 14 contrari. La proposta, con risvolti tecnici che hanno destato interesse notevole anche tra le fila della maggioranza, non è passata come non è passata, quindi, la proposta partita sempre dalla Lanzetta di arrivare, nell’interesse della città oltre che per la delicatezza dell’argomento, ad un deliberato unico. E’ prevalso l’intento “politico” della maggioranza, con l’accento sull’uscita dai ranghi di Capaldo (passato in minoranza stavolta senza marcia indietro, stando alla posizione presa e a qualche dichiarazione resa). Ma la “colla” è venuta meno in extremis: Ferrigno, pur votando a favore, si è rammaricato del mancato dialogo nella mezz’ora di sosta per l’eventuale approdo ad unico deliberato. Non sorprende, Ferrigno, lo ricordiamo, s’era candidato alle ultime elezioni regionali con Fratelli d’Italia. Però ha ragione sul tempo perso nella pausa: son volati solo aperitivi per san Luigi, A proposito del partito della Meloni, oggi ha debuttato in consiglio Ersilia Senatore, che ha surrogato il dimissionario Borzi: nelle prossime ore, per tale motivo, ci sarà un nuovo decreto di nomina per le commissioni, che dovranno poi procedere alla rielezione di presidenti e vice. Il consiglio odierno, infine, è stato aperto dal giuramento dei nuovi vigili urbani.