Sino a pochi anni fa tutti i preparatori usavano fare effettuare,ad inizio ritiri precampionato,una serie di test onde formare poi,per lavori a secco (oggi un poco trascurati) gruppi di elementi quasi omogenei per le rispettive capacità. L’evoluzione del gioco ha indicato oggi di effettuare dei test maggiormente non fisici ma della sfera cognitiva per essere più pronti a delle problematiche che si possono creare durante il gioco. Ritorniamo all’asserzione che : non giocano i piedi ma è la testa che comanda tutto. Reattività,velocità di pensiero,velocità oculo-motoria,sensibilità di piede e ricchezza di tutte le capacità coordinative sono basilari.
Pertanto oggi è la corteccia prefrontale,in collegamento con tutti gli altri lobi dell’emisfero cerebrale,che modifica tutto il comportamento rendendo l’atleta più idoneo ai vari gesti. Per cui,maggiormente con i giovani,ritengo che l’addestramento deve essere effettuato principalmente col metodo Induttivo.