Anche il 27 maggio è passato, un’altra marcia d’avvicinamento ad un epilogo che si può ancora scongiurare, anzi si deve. E per scongiurarlo, scenderà in campo nelle prossime ore anche l’amministrazione comunale. Parla la sindaca Paola Lanzara: “Convochiamo una conferenza stampa, diremo con forza che la casa della signora Filomena non va abbattuta, chiederemo ad Autostrade di avere senso di umanità, di capire la difficilissima posizione di una persona anziana, sola e malata. E’ un appello che estendo a tutti quelli che possono intervenire nella vicenda, la sensibilizzazione, l’ennesima, parte anche dall’informazione, non è la prima volta che intervengo nella vicenda, abbiamo tutti il dovere morale e civico di non girare lo sguardo dall’altra parte”.
Filomena Vitolo le ha tentate di tutte, ad esempio l’accorata lettera inviata al direttore del sesto tronco di Cassino dell’Autostrada Salerno-Caserta. Ultraottantenne e malata, ha ricevuto nel 2019 il decreto di abbattimento della sua abitazione con sentenza della Corte di Appello di Salerno perché non a distanza regolamentare dall’A 30. “Il mio defunto marito costruì in buona fede, con certezza di essere in regola, in quanto in possesso di una concessione edilizia rilasciata dal Comune. Un male incurabile, che poi lo portò alla morte, non gli diede la possibilità di potersi difendere nelle sedi opportune, né ebbe la possibilità di chiedere una deroga, come hanno fatto tanti altri. Chiedo soltanto di poter terminare i miei giorni in quella piccola casa di 50 metri quadrati piena di ricorsi, amore e sacrifici. Sono vedova e senza figli, ho avuto un intervento al cuore, quattro bypass e la sostituzione della valvola aortica, inoltre ho un grave problema agli occhi. Mi sono rivolta a tutte le Istituzioni- Al Ministero competente, al Presidente della Repubblica, alla chiesa ed al Presidente della Regione Campania, il quale mi ha informato che i capigruppo di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale ed oltre 200 sindaci del territorio hanno chiesto al Presidente del Consiglio Draghi di sospendere le demolizioni delle prime case, ed in particolar modo quelle di chi non ha la possibilità economica di provvedere ad una situazione alternativa”.
Una storia che aveva fatto breccia nel cuore dell’arcivescovo Andrea Bellandi il quale aveva messo a disposizione un legale della Diocesi per cercare una possibile soluzione. Anche la Società Autostrade all’epoca, nel corso della trasmissione “Storie Italiane”, il programma di Rai Uno, aveva comunicato che si sarebbe cercata una soluzione per applicare la legge, vista la straordinarietà della situazione. Ma ad oggi nulla sembra essere cambiato, anzi l’ulteriore scadenza di fine maggio ha avvicinato il momento della demolizione. Uno spiraglio era stato aperto mesi fa: procedere al solo abbattimento di una tettoia adibita a garage e deposito soprassedendo temporaneamente sulla demolizione della casa. Una situazione giudiziosa e umana, ma a volte, in Italia, ci si perde in regole e regolette che dimenticano il senso della vita, le persone, i drammi veri.
Paola Lanzara, sindaca e persona stimabile, ha fatto benissimo a richiamare l’attenzione sulla vicenda. Occorre intervenire per Filomena e per tutto quel che di vissuto rappresenta,