La Riforma dell’Università : PAY Attention
Dal PNRR- M4C1
Riforma 1.5: Riforma delle classi di laurea ( con commento)
“La complessità crescente che caratterizza le nuove sfide poste dalla modernità (tra cui: pandemia,
trasformazione digitale, transizione ecologica) richiedono, oltre alla specializzazione, conoscenze
sempre più ampie. “
n.d.r. : Si richiedono CONOSCENZE sempre più ampie
“Per questa ragione, sempre impiegando il benchmark internazionale nel mondo accademico e della ricerca, occorre mantenere una apertura nei primi tre anni di università per abbracciare il sapere in modo più ampio e consentirne una specializzazione durante le lauree magistrali (MSc) o i dottorati (PhD).”
ndr :
Laurea Triennale = si “abbraccia il sapere in modo più ampio”, quindi più conoscenze trasversali, in continuità con l’impostazione metodologica per competenze già in atto alle Superiori, anch’essa finalizzata a far “comprendere” la complessità della contemporaneità. Per raggiungere l’obiettivo di conoscenze sempre più ampie , parte ( quanta?) del percorso triennale sarà dedicata a tematiche trasversali.
“Superamento del sistema dei debiti formativi “
ndr : il sistema attuale si basa non sui debiti, ma sui crediti formativi; ogni esame ha un “peso” (CFU/ Credito Formativo Universitario, ogni CFU corrisponde a 25 ore di studio e/o lavoro)
Certo, se non fai l’esame non hai il Credito e ti rimane un Debito Formativo, ma stiamo parlando di una logica inversa.
Credito o Debito che dir si voglia, in ogni caso sarà interessante scoprire l’ingegneria docimologica e le infinite querelle che ne scaturiranno, in fase applicativa. Il superamento auspicato ” di programmi di studi vincolati da un sistema di debiti formativi basato su settori disciplinari stretti” è finalizzato a consentire l’ampiezza (delle conoscenze) nel corso delle lauree triennali.
“Occorre quindi allargare i settori disciplinari” … “prevedere insegnamenti comuni che rafforzino le
competenze multidisciplinari, sulle tecnologie digitali ed in campo ambientale oltre alla costruzione di
soft skills.”
Esattamente ciò che la Scuola Superiore si propone , anche con i PCTO, quindi non basta, si deve continuare, peccato che per aprirsi a questa visione la Scuola di base DEVE “distillare” i contenuti e le conoscenze disciplinari, con la speranza che le conoscenze disciplinari possano essere “recuperate” all’Università.
“.. congiuntamente consentire la flessibilità nella programmazione dei singoli corsi di laurea triennali..
per consentire la costruzione di ordinamenti didattici che rafforzino le competenze multidisciplinari”.
ndr : per ” abbracciare ampie conoscenze ” si insegneranno competenze. ( sempre la logica inversa)
“La riforma inoltre amplierà le classi di laurea professionalizzanti, facilitando l’accesso all’istruzione universitaria per gli studenti provenienti dagli studenti dei percorsi degli ITS.”
NdR: si tratterà di una “passerella” per laureare gli studenti che avranno concluso o sono iscritti a un percorso ITS ( Istruzione Tecnica Superiore) ; come fai la “passerella” senza avere un quadro dei Crediti conseguiti? Forse il sistema dei CFU, che si vuole superare, rientra dalla finestra .
La specializzazione è prevista durante le lauree magistrali (MSc) o i dottorati (PhD).
ndr : Un filologo classico, un matematico , un informatico, nel triennio “sfidano la complessità” e acquisiscono soft skill, poi nel biennio specialistico studieranno forse per la prima volta le loro discipline, in maniera “disciplinare”, biecamente disciplinare.
Qualcuno ha detto che la triennale sarà un superliceo : se così sarà, per avere nella scuola un docente “preparato” anche sulla Questione Omerica, sull’Analisi Matematica o in Programmazione, entreranno nella scuola solo i dottorati ?