Per quanto riguarda l’Italia, il sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera indica che, sotto il profilo economico, i contrari al vaccino rappresentano l’11 per cento della popolazione con un reddito elevato, il 5 per cento di quella con un reddito medio e l’8 per cento di quella a basso reddito. Sul piano delle preferenze politiche, le percentuali più alte di contrari al vaccino sono tra le persone che si dichiarano elettori della Lega (14 per cento) e di Fratelli d’Italia (10 per cento), mentre le percentuali più alte di indecisi sono tra gli elettori di Forza Italia e dei partiti minori di centrodestra.
Tra i favorevoli al vaccino, secondo Ipsos, prevalgono i laureati, gli elettori di centrosinistra e le persone che si informano attraverso i quotidiani. «Qui si nota una differenza chiara rispetto ai no vax e agli attendisti, che per il 30 per cento si informano sui social, dove il confronto è anzitutto con chi la pensa come te», ha detto il sondaggista e amministratore delegato di Ipsos Italia Nando Pagnoncelli.
Analisi semplificata, molto, persino semplicistica. Ma nessuno ha pensato che si tratta, invece, del semplice esercizio del dubbio ?
Dubbio: stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte teoretiche o pratiche, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello opposto. Sul piano gnoseologico, dubitare significa sospendere l’assenso nei confronti di proposizioni tra di loro contraddittorie; in questa accezione, esso si contrappone a credenza, ma è diverso anche dall’ignoranza, intesa come assenza di spirito di ricerca. Anzi è proprio la sua collocazione all’interno del processo di ricerca, il suo carattere problematico, che ha costituito il valore permanente del d. nella storia del pensiero filosofico, sia che esso venga considerato come operazione preliminare a ogni ricerca di verità, come premessa all’acquisizione della certezza (d. metodico), sia come constatazione dell’impossibilità di raggiungere certezze (d. scettico).
“Il Punto Interrogativo è il simbolo del Bene, così come quello Esclamativo è il simbolo del Male. Quando sulla strada vi imbattete nei Punti Interrogativi, nei sacerdoti del Dubbio positivo, allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti disponibili e democratiche. Quando invece incontrate i Punti Esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri dalla Fede incrollabile, allora mettevi paura perché la Fede molto spesso si trasforma in violenza.”
Pensiero di Luciano De Crescenzo fedelmente riportato: rappresenta la nostra opinione (m.m.)