Il presidente dell’Authority per la privacy Pasquale Stanzione traccia una linea netta sul tema.
“Non è consentita la verifica diretta delle scelte vaccinali e della condizione sanitaria da parte dei dirigenti scolastici: devono limitarsi a verificare il possesso di una certificazione valida“. E’ quanto dichiara il garante in un’intervista a La Repubblica. Diversa è la questione degli elenchi dei bambini vaccinati prodotte nel 2017, perché “in quel caso la vaccinazione era prevista come obbligatoria” ed “era gia’ normativamente previsto che, a regime, le scuole trasmettessero alle Asl gli elenchi degli iscritti”.
Controllare i Green pass a scuola con un’autocertificazione pone dei limiti. “Questa forma di attestazione – spiega il giurista – non è attualmente prevista dalla normativa vigente. Se venisse introdotta per legge, ci si dovrebbe comunque limitare alla sola certificazione dell’assenza di condizioni che impediscono l’ingresso a scuola, senza riferimento a dati ulteriori”.
Si parla di estendere il Green pass su tutti i luoghi di lavoro. “Ciò che va comunque evitato – sottolinea Stanzione – sono le discriminazioni in base alle scelte vaccinali e l’indebita conoscenza, da parte di soggetti non legittimati, dei dati sanitari degli interessati”.