La candidatura a sindaco di Antonio La Mura, anticipata dal nostro quotidiano online, ha fatto discutere. Non mancano riunioni e telefonate in queste frenetiche ore in vista della presentazione delle liste che vanno presentate fra meno di sette giorni. L’annuncio di La Mura che in un lungo post spiega le ragioni di un suo ravvedimento rispetto alla sua precedente nota sembra aver sparigliato le carte. E cosi se appare ormai certo il rientro di Gianluigi Marrazzo tra i candidati al consiglio comunale, abbandonando le mire di una candidatura a sindaco, pare ancora resistere un certo rinnovato interesse per quella dell’ex sindaco Roberto Marrazzo, che pure negli ultimi giorni si era prodigato per sondare il terreno. Si vocifera di un suo incontro in un’industria conserviera e serrate telefonate con alcuni consiglieri ed esponenti politici ma a sto punto appare complicato un suo reingresso politico anche per un necessario equilibrio familiare a cui non riuncerebbe. Si è sgonfiata del tutto la discesa in campo, ritenuta alternativa a tutti e certa dell’architetto Giovanni Marrazzo che nei mesi scorsi non aveva mancato di intervenire a più riprese sui social criticano l’amministrazione uscente. Ma la novità delle ultime ore riguarderebbe la volontà di Lugi Giuseppe Nocera di assembrare una lista antagonista. Pare che l’ex onorevole, sottosegretario e pure assessore regionale e con incarichi politici nell’area moderata, un mastelliano di ferro, stia lavorando per costruire una lista antagonista. Non avrebbe ancora un candidato sindaco, e non è escluso che caduta fragorosamente la velleità del nipote Mario Cascone, uscente consigliere di minoranza, possa essere nuovamente Nocera a concorrere allo scranno di primo cittadino. A differenza della precedente elezione non c’è la coincidenza con le politiche e questo rende tutto meno impegnativo. Intanto si sa di una riunione con Anna Pia Strianese, impegnata nelle settimane prima in un evento familiare, e che starebbe valutando una sua candidatura, non è chiaro con chi. Anche Franco Marrazzo, ambirebbe ad un ruolo, ma stavolta parrebbe intenzionato ad entrare nella lista di La Mura per concorrere ad un possibile posto in una presunta maggioranza dopo l’esperienza all’opposizione quando scattò come consigliere con la lista della Strianese. Non ha ancora confermato se e con chi si candida, ma avrebbe già avuto richieste da Carpentieri, il consigliere uscente e delegato alla Comunità Montana Massimo Giordano che dichiara di aver preso un periodo di riflessione. Nulla si sa al momento di Maria Ferraioli, l’assessore uscente pare non abbia al momento espresso una sua possibile ridiscesa in campo. Come pure non si è espressa ancora Laura Orlando, l’uscente presidente del consiglio comunale, con un periodo burrascoso all’interno della maggioranza dell’allora sindaco e compagno di partito Carpentieri. Non pervenuta Pina Pepe che nel riserbo quasi claustrale pare non sarà della partita elettorale. Sembra esserci un possibile ritorno di interesse verso Lucia Albanese, l’ex assessore alla cultura nelle giunte Marrazzo e primo Carpentieri che pare possa ritrovarsi candidata in una delle liste- Certa la candidatura dell’uscente assessore alle politiche sociali Giulia Attianese, come del dottor Francesco De Angelis, che pure aveva accarezzato l’ipotesi di una candidatura a sindaco, poi rientrata in queste ore con la scelta di La Mura. Il facente funzioni in un lungo post, si dice meravigliato dell’affetto dimostrato e del sostegno ricevuto da molti concittadini e soprattutto grato al consigliere regionale Nunzio Carpentieri che con consigli e suggerimenti, lo avrebbe fatto riflettere sulla necessità di un passo indietro rispetto alla decisione presa alcune settimane fa. Non ancora certa anche se appare scontata l’ipotesi di una lista composta dagli attivisti del Movimento 5 Stelle, che sembrano si siano ritrovati spiazzati dalla scelta di La Mura. Silenzio tombale di Alfonso Tortora, come di altri storici esponenti politici cittadini. Sembrava già pronto a candidarsi Remasti ma non pare al momento visibile. Potrà essere nuovamente in campo il consigliere uscente Pietro Grimaldi, ripescato dopo le dimissioni di La Mura che fu nominato vicesindaco all’indomani della rielezione di Carpentieri che pure aveva ripromesso l’ingresso di altri suoi candidati al consiglio e non eletti ma mai entrati per la mancata volontà di dimissioni dei consiglieri assessori. Una lettera appello è stata lanciata in queste ore dal professor De Marco. Da tempo fuori dalla politica attiva, note le sue collaborazioni negli anni di Marrazzo sindaco, il docente in pensione ha esortato ad un maggiore equilibrio ed individuare percorsi condivisi non disdegnano frecciate per l’attuale situazione politica amministrativa. E intanto ‘è chi ricorda che la gestione comunale dei prossimi mesi, appare tutta in salita con le diverse problematiche rimaste tutto sul tappeto. Dalla spinosa questione del forno crematorio con un contenzioso e una possibile transazione ma con il rischio di un danno erariale. Alla vicenda degli affidamenti per la gestione della raccolta dei rifiuti, come per il contenzioso con il consorzio di bacino. Ma anche tante vertenze legali che hanno portato l’uscente consiglio a votare milioni di euro per debiti fuori bilancio e una situazione patrimoniale che traballa. Ancora irrisolta la destinazione del mercato ortofrutticolo mentre ancora da avviare i lavori per lo svincolo autostradale come per le strade di collegamento che erano state promesse. C’è ancora la vicenda dell’area ecologica, come pure la questione ormai quasi una barzelletta per il contenzioso con il Comune di Pagani per la zona contestata. Ma restano anche le problematiche ambientali, con la franosità del Mandrino, mentre fa ancora discutere il milione di euro speso per portare il Municipio nella sede temporanea del Palazzo Ferraioli. Tutta da decifrare invece la questione del Piano Urbanistico, che approvato dopo anni rischia ora di essere sonoramente bocciato e superato dai vincoli non rispettati imposti dalle autorità regionali e nazionali. Mentre nulla si sa più dei terreni che erano stati destinati a progetti di edilizia economica popolare. A parte quanto realizzato nell’ex proprietà Pepe con un intervento edilizio poderoso di un noto imprenditore edile, è sull’ex Condea che si riversano aspettative e scontri sulla sua trasformazione in un mega quartiere abitativo. Una partita complessa, come pure per la gestione dei servizi sociali in quella azienda consortile a cui ha inteso far parte anche Sant’Egidio e con i comuni vicinori di Scafati, Angri e Corbara. E poi il carico e la capacità di raccolta dei tributi locali sempre più in affanno come di una ridottissima capacità di manovre di bilancio e con spese spesso squilibrate. Senza dimenticare la grave condizione occupazionale, la carenza di servizi, lo spopolamento e l’abbandono del centro storico come pure della chiusura di esercizi pubblici come degli oneri tributari per le piccole imprese agroalimentari. La questione inquinamento, la rete idraulica da rivedere, la privatizzazione della pubblica illuminazione che ha fatto storcere il naso a tanti come l’abusivismo edilizio e la mancata riscossione di tanti oneri di urbanizzazione. La carenza di personale in servizio e gli affani del controllo del territorio oltre che la riduzione del piano di campagna e la difficile cogestione dell’area industriale . Insomma chi gestirà il comune pedemontano avrà molte zavorre e problematiche non risolte da affrontare e se pare saranno gli stessi quelli che si ricandidano a governare, i cittadini elettori avranno di che riflettere per porre la fiducia.