Le dichiarazioni espresse oggi, a mezzo post sul suo profilo social, dell’uscente assessore Gianluigi Marrazzo, hanno sancito la parola fine per una presunta candidatura a sindaco dell’avvocato Roberto Marrazzo, pure fatta emergere dai giorni scorsi e a cui stava lavorando, a quanto pare, l’ex parlamentare ed uscente consigliere comunale Luigi Nocera. Nessuna frattura dunque in famiglia, e volontà di continuare il percorso con l’abbraccio del gruppo politico di Nunzio Carpentieri. Dunque ora la minoranza, o comunque gli esponenti politici cittadini che non si riconoscono nelle ragioni dell’uscente maggioranza, avranno poco meno di sei giorni per costruire una lista alternativa. Oppure come pure balena qualcuno, non presentarsi affatto e lavorare per scoraggiare i cittadini elettori a non votare per non far raggiungere il quorum previsto dalla legge in caso si presenti un’unica lista. Era già successo alcuni anni fa, e proprio con l’attuale consigliere regionale Nunzio Carpentieri che si ritrovò solo nella competizione elettorale e senza concorrenti e riuscì a superare però il quorum necessario per raggiungere lo scranno e amministrare. La normativa cosi dichiara: “Ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista ed il candidato a sindaco collegato, purche’ essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, la elezione e’ nulla” . Appare certo, aldilà della normativa, che a Sant’Egidio si palesa una crisi della comunità. Non pare intravedersi alcun ricambio, i giovani e pure i tanti professionisti sembrano tenersi alla larga dal palazzo. Un segno inequivocabile di uno scollamento in atto già da tempo. Vedremo nei prossimi giorni, se l’attuale opposizione troverà una quadra per comporre una lista alternativa, mentre resta avvolta nel silenzio, l’eventuale scelta degli attivisti del Movimento 5 Stelle di ritentare la corsa, dopo la precedente esperienza delle elezioni amministrative che non portò bene a quel gruppo che non si riuscì ad agguantare un posto in consiglio comunale, malgrado il successo alle contemporanee politiche con l’elezione di deputati e senatori del territorio.
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