Mentalità, entusiasmo, immagine, marketing. L’arrivo di Ribery fa scizzare tutti i parametri della Salernitana infondendo consapevolezza nelle rinnovate speranze di salvezza. Le stesse che, nella tifoseria granata, vacillavano fortemente dopo lo 0-4 all’Arechi.
Frank Ribery, 607 gare ufficiali giocate e 151 reti, firmerà il contratto che lo legherà alla Salernitana per la stagione 2021-2022 lunedì. In auto proveniente da Capodichino, giungerà in sede dopo aver sostenuto le visite mediche di prassi. 1.5 milioni di ingaggio, più bonus di 500mila euro legato a assist e gol e rinnovo automatico a salvezza acquisita. Questo l’accordo scaturito dall’intesa tra il procuratore Alain Migliaccio, il Ds Angelo Fabiani (a lui il merito dell’operazione) ed l’Ad Marchetti.
Tolte le operazioni di alcune big, Ribery alla Salernitana è il ‘colpo’ del mercato nazionale. Per i salernitani ha lo stesso peso specifico che, 33 anni prima, ebbe l’arrivo di Agostino Di Bartolomei. Anche allora, nel 1988, il campionissimo fu ingaggiato dal presidente Giuseppe Soglia per il raggiungimento di un traguardo storico prefissato ad inizio stagione (la promozione in serie B) che il Capitano ottenne però l’anno dopo, a 23 stagioni dalla precedente. Ribery è chiamato a contribuire in maniera determinante al raggiungimento della prima, storica, salvezza in serie A. A 23 anni dalla precedente partecipazione.