Niente di fare, ancora una sconfitta, la quarta di fila, per la Salernitana, che con grande dispendio di energie e sacrificando, in tutti i sensi, Ribery riesce a tenere testa all’Atalanta per un tempo, mostrandosi addirittura più in palla degli orobici, poi cala vistosamente e concede agli avversari, di rango decisamente superiore, gol decisivo e altre occasioni per andare a segno. Castori sempre più sotto esame ma il problema di fondo è un altro: la pochezza di cifra tecnica e di esperienza generale al calcio di massimo livello, roba dovuta ai ritardi di mercato ma anche alle limitata capacità di spesa di una società sotto “curatela”. Poco da sorridere, a conti fatti, anche per l’Atalanta. Arrivano i tre punti ma non è la solita Atalanta del Gasp: segna con difficoltà (appena 4 gol in 4 partite). Stenta nel gioco anche contro una squadra inferiore di un paio di categorie.
Castori cambia modulo con Ribery trequartista alle spalle di Gondo e Djuric (panchina per Simy). Gasperini sceglie Miranchuk e Malinovskyi alle spalle di Zapata. L’inizio dei padroni di casa, sospinti dal pubblico, è grandioso con Kechrida che sfiora subito un gran gol. Gondo è subito molto carico e mette in crisi spesso e volentieri Demiral. L’Atalanta annaspa ma ha un ottimo guizzo, su cui ci vuole il miglior Belec per disinnescare il bel sinistro di Gosens. Ancora poi un piccolo brivido per Musso, con Mamadou Coulibaly che spolvera la traversa con un siluro di destro dalla lunga distanza. Il centrocampo della Salernitana domina la scena e i bergamaschi non riescono a mettere con convinzione la testa davanti, aggrappandosi solo alle sgroppate di Gosens. Scintille nel finale per un duro contrasto Djuric-Demiral, ammoniti entrambi. Il primo per un gomito largo, il secondo per proteste. E il primo tempo finisce 0-0.
Gasperini cambia tre giocatori: fuori Demiral, Pasalic e Miranchuk per Djimsiti, Koopmeiners e Ilicic. Castori perde Ribery per affaticamento muscolare; al suo posto Obi, ma la Salernitana non cala, anzi, cresce. Subito Gondo chiama Musso al grande intervento all’incrocio; poco dopo Djuric chiude troppo il destro dopo una discesa pazzesca di Kechrida. Gasperini continua a cambiare, con Zappacosta al posto di Malinovskyi, ma è sempre la Salernitana a fare la partita, con Obi che di testa quasi trova il guizzo giusto sul corner del neo entrato Jaroszynski. La Salernitana è indomabile, e solo il palo salva Musso sul sinistro di Obi, liberato dal tacco di un Bonazzoli entrato molto bene in partita. Ancora l’argentino ci mette la punta delle dita sull’ex Samp. L’Atalanta però ha qualità, e la sfrutta con Ilicic, che umilia Bogdan e serve Zapata, bravissimo a girarsi su Lassana Coulibaly e a freddare Belec. Nel finale la Salernitana cala fisicamente e Gosens timbra una traversa dopo la deviazione di Gyomber.