Luglio e agosto son passati in sordina, ma settembre è stato il mese dello sport preferito da alcuni nocerini: spararsi pose, tra manifestazioni e rassegne artistico-cultural-musicali che quasi si sono sovrapposte, per voler regionale e non solo. Fondi da Napoli che comprendevano nel pacchetto direttore artistico e attori, tanto per essere espliciti. Il jazz, riportato lodevolmente in auge, si è trasformato in sottofondo di vanagloria per chi faceva corse e corso di presenzialismo (è mancato solo il sindaco, gli assessori si sono divisi palchi e manifestazioni, passando indifferentemente dal centro alla periferia, quest’ultima parte della città chiamata a partecipare per volere preciso di qualche consigliere di riferimento). Da altre parti funzionari e dirigenti comunali fanno il minimo indispensabile: il loro lavoro. Qui invece compaiono in tutte le salse, anche se è notizia di oggi la furia del sindaco verso chi gli fa tagliere nastri e inaugurare opere che regolarmente arrivano allo stop (villa, pista ciclabile, eccetera). Non capiamo manco cosa ci facessero qualche giorno fa i comici a Fosso Imperatore: è forse una zona industriale tutta da ridere? Forza siamo seri e andiamo a verificare magari con un’interrogazione cosa è successo circa 12 giorni fa al Parco Fienga, quando a qualcuno è “sfuggita” un’asta che ha mandato all’ospedale uno degli organizzati di una kermesse culturale gestita malissimo, grave episodio denunciato in ritardo che ha suscitato un’insana dichiarazione “governativa” che parla di campagna elettorale (i compagni che sbagliano?). Roba che fa rimpiangere il palo di sapone, spettacolare ma almeno genuino persino nella sua pericolosità. Il palo di sapone era aperto a tutti, nelle recenti manifestazioni quasi private c’è stato chi ha creduto di telefonare per prenotare ingressi palesemente già assegnati…
Come alle feste di Pablo. Come alle feste di Pablo. Quanta gente, quanta gente c’è. Belle le feste di Pablo