Nunzia Alessandra Schilirò è nata a Catania nel 1978, ha diretto per quattro anni, dal 2014 al 2018, la quarta sezione della squadra mobile di Roma, che si occupa di reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili. Ha coordinato il progetto “Questo non è amore” per la provincia di Roma, per prevenire e reprimere il fenomeno della violenza di genere, e il progetto “Blue box” per combattere il bullismo nelle scuole. Nel 2017, ha vinto tre premi (il premio Simpatia per aver coordinato l’équipe romana del progetto “Questo non è amore”, il premio Pavoncella e il premio Sicurezza) per il suo impegno contro la violenza di genere. Ha risolto alcuni dei casi di violenza che più hanno colpito l’opinione pubblica.
Chiunque ricopre un ruolo anche nella polizia di stato, non appena toglie la divisa diventa un libero cittadino. Quindi se non era in divisa su quel palco non deve subire alcuna misura disciplinare. In ogni caso i suoi superiori dovrebbero essere fieri: uesta donna dimostra che anche chi lavora nel corpo di polizia ha una coscienza e un’anima . Se entrasse nella politica diventerebbe come minimo il Primo Presidente donna nella storia italiana. Crocifiggere chi esprime liberamente un pensiero o un dissenso non farà che dimostrare la stortura del green pass.
Sarà sottoposta a procedimento disciplinare per essere intervenuta sul palco in piazza San Giovanni, alla manifestazione contro il green pass. “Sono qui come libera cittadina per esercitare i miei diritti garantiti dalla Costituzione”, ha detto la vicequestore nel suo intervento. Schilirò, originaria di Catania, ieri sera ha ringraziato chi l’ha applaudita sul palco della manifestazione con un post su Facebook: “Mai avrei immaginato di finire sul palco e invece. Grazie di cuore alle migliaia di persone che mi hanno ascoltato. Mai visto tanta gente a una manifestazione nella Capitale”.