L’ufficio elettorale del Comune di Salerno ha certificato ed ufficializzato l’elezione alla carica di Sindaco del candidato della coalizione di centro sinistra Vincenzo Napoli. “39.184 voti validi e nessuna causa di incompatibilità” permettono a Napoli di continuare l’esperienza amministrativa. “Sono commosso. Ora portiamo Salerno ancora più avanti“, ha detto il sindaco appena indossata la ‘nuova’ fascia tricolore, interrompendo il lungo applauso. Nel Salone del Gonfalone erano rappresentate tutte e nove le liste a supporto. Molti i consiglieri eletti, altrettanti quelli non eletti tra cui i non pochi che sperano nel ripescaggio. Poi i deputati Eva Avossa, Piero De Luca e qualche assessore uscente. Sabato, alla stazione Marittima, Napoli incontrerà i candidati.
Prima di scegliere chi entrerà a far parte della sua giunta, il neo sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli riconfermato alla guida della città di Salerno, dovrà selezionare i criteri con i quali decidere da chi farsi accompagnare nei prossimi quattro anni.Contare sul maggior numero di preferenze lascerebbe fuori gli assessori uscenti Mimmo De Maio e Angelo Caramanno che, nella lista dei progressisti, si sono piazzati dietro i consiglieri Antonio Fiore e Rocco Galdi ed anche della new entry Vittoria Cosentino una delle sei donne, due in più del 2016 ad entrare in consiglio. La Cosentino potrebbe anche aspirare ad un posto in giunta: nelle sue corde innovazione e politiche giovanili. Ma non scegliere gli assessori uscenti, significherebbe anche non dare peso a quel progetto Salerno che i cittadini hanno votato riconfermando in gran parte chi aveva guidato la città. Tornando ai criteri di scelta c’è chi come l’assessore uscente al commercio Dario Loffredo conta invece sui 1783 voti ( il risultato migliore di tutti) ricevuti per vedere accettate le sue richieste che vanno nella direzione di un assessorato più importante rispetto alla presente delega all’annona. C’è in ballo la guida del possibile eitorno dell’assessorato al turismo, posto al quale però ambisce anche il partito socialista, memore dell’esperienza del suo segretario nazionale Enzo Maraio che potrebbe essere la guida di Massimiliano Natella. L’ingresso quasi certo di un socialista nella giunta, ed in questo caso del più votato, consentirebbe il ritorno anche dell’ex assessore alla cultura Tonia Willburger.In continuità rispetto all’amministrazione precedente, l’assessorato all’istruzione potrebbe andare ad una donna: Gaetana Falcone con quasi il 24 % delle preferenze nella lista dei Moderati potrebbe essere promossa nel ruolo vicino alla sua attività professionale, dopo essere stata alle pari opportunità nella giunta precedente. Ma all’istruzione potrebbe aspirare anche Paola De Roberto anche se il suo nome viene dato tra i più accreditati per sostituire Nino Savastano alle politiche sociali. Alle Politiche Sociali aspirerebbe potrebbe aspirare anche la diabetologa Paki Memoli, forte anche del brillante successo elettorale: il suo è il risultato migliore dopo Dario Loffredo in termini di preferenze con 1451 voti nella lista Campania libera. E non è escluso che il Sindaco Napoli ricorra anche a assessori esterni, come avvenuto in passato quando chiamó alla guida del bilancio, prima Roberto De Luca poi Luigi Della Greca, quest’ultimo oggi fuori dal consiglio comunale perché i 450 voti ottenuti non gli sono bastati a piazzarsi in una posizione utile. Facile immaginare che in accordo con i partiti, il Sindaco Napoli possa selezionare più criteri, compresa la necessità di rispettare le quote rosa che dovrebbero garantire la presenza in giunta di quattro donne.