“I Comuni non hanno un euro in generale a disposizione. Abbiamo già da tempo istituito un fondo di rotazione per aiutare i comuni a pagare i progetti esecutivi. Dobbiamo essere pronti, ma ovviamente dipende molto dalle norme di semplificazione che approverà il Governo centrale e il Parlamento italiano. Con questo quadro legislativo, con questa palude burocratica, l’Italia non realizzerà nulla. Dobbiamo semplificare il codice degli appalti, eliminare pareri superflui, dare tempi contingentati alle Soprintendenze, ad altri livelli istituzionali per esprimersi in tempi congrui”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca a margine dell’inaugurazione di parcheggi nel comune di Cava de’ Tirreni.
“Oggi noi siamo all’80% della popolazione vaccinabile che ha fatto le due dosi, quindi per la Campania è un risultato eccezionale. Nelle scuole dopo un mese non abbiamo registrato focolai di contagio. Questo è un altro dato eccezionale che a è mio parere deriva dal fatto che abbiamo vaccinato il 100% del personale scolastico. Però abbiamo ancora centinaia di migliaia di persone che non si sono vaccinate, quindi dobbiamo tenere gli occhi aperti e sapere che se ci rilassiamo troppo il Covid può ritornare con nuove varianti. Però, oggi guardiamo con serenità al futuro, abbiamo la possibilità davvero di ritornare alla vita normale”. “Noi ci stiamo preparando al meglio. Dobbiamo fare la battaglia per far arrivare al Sud i fondi. Già questo 40% che hanno annunciato per i fondi sanitari è una truffa perché devono servire a fare la medicina territoriale, ospedali di comunità, distretti e quanto altro. Ci sono regioni al Nord che sono già oltre gli obiettivi e regioni del sud che sono a zero perché vengono, magari, dal periodo di commissariamento. Quindi, bisogna ragionare nel merito e sapere che i fondi europei sono destinati al riequilibrio territoriale e sociale, non all’Italia in generale. Sono destinati all’Italia ma per recuperare il divario Nord-Sud, in primo luogo. Allora, c’è davanti a noi una grande opportunità ma c’è anche una battaglia da fare”.