
Beppe Grillo, garante del Movimento 5 Stelle, ritorna alla carica e tre giorni prima dell’entrata in vigore del certificato verde obbligatorio per tutti i lavoratori, dal suo blog lancia la proposta di test gratuiti per i non vaccinati a carico dello Stato.
Grillo monetizza l’onere dello Stato fino al a fine dicembre 2021, e fissa in circa un miliardo di euro la cifra necessaria per l’operazione per un numero di lavoratori non vaccinati pari a 3-3,5 milioni.
Questo dato numerico è il frutto dello scorporo dal numero totale di coloro che non hanno ancora ricevuto il vaccino che corrisponderebbe a 19 milioni di persone da cui andrebbero tolti i 6 milioni che hanno meno di 12 anni, gli altri 6 milioni che hanno tra i 12 anni e i 19, e i 2,5 milioni di over sessantenni stimati oltre la metà dei quali pensionati e la restante parte corrispondente a meno di 1 milione di lavoratori. Ai 6 milioni di individui ottenuti secondo tali approssimazioni dovrebbero decurtarsi i disoccupati, inattivi e non occupati.
I tamponi gratuiti, secondo Grillo, potrebbero diventare la risposta concreta alla violenza riversatasi nelle piazze durante le manifestazioni contro il green pass.
Per Andrea Orlando, Ministro del Lavoro”, è possibile la calmierazione del prezzo dei tamponi, ma non la loro gratuità, perché significherebbe avvalorare l’idea che chi ha scelto di vaccinarsi ha sbagliato.
Grillo aggiunge che alle aziende andrebbe riconosciuto un bonus sotto forma di sgravio contributivo in modo da fare anticipare il costo del tampone alle aziende, ma pagato a conguaglio dall’Inps.
Il vantaggio consisterebbe nella velocità dei controlli ai tornelli aziendali e la salvaguardia degli spazi di libertà, oltre al fatto di essere gratuito per i lavoratori.