RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
I bollettini dell’ARPAC ci raccontano una situazione allarmante. Nocera Inferiore è tra le 11 città più inquinate della Campania, quelle cioè che a inizio settembre avevano già sforato la quota di PM10 media giornaliera che è possibile superare nell’arco di un anno. Dal sito dell’ARPAC leggiamo che i valori medi giornalieri di PM10, fissati nel limite di 50 μg/m3, non possono essere superati più di 35 volte nell’anno solare.
Ebbene, al 4 di ottobre (l’ultima nostra consultazione del bollettino al sito arpacampania.it/web/guest/bollettini), si può vedere che i giorni dell’anno in cui Nocera ha superato questo limite sono già 46.
Questi PM10, le polveri sottili, sono tipicamente causate, in misura preponderante, dal traffico veicolare. È evidente, quindi, che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nella maniera in cui siamo abituati a concepire la mobilità nelle nostre città.
L’Amministrazione di un Comune stabilisce come gestire il traffico, le soste, la viabilità, le zone pedonali, il trasporto pubblico locale, e tutto ciò che concerne la mobilità attraverso due strumenti: il PUM (Piano urbano della mobilità – da qualche anno PUMs, con l’aggiunta della “s” che sta per “sostenibilità”), e il PUT (piano urbano del traffico). Tali strumenti rispondono a linee guida ministeriali e direttive europee, che fissano tra gli obiettivi la diminuzione del traffico veicolare, e di conseguenza un’attenzione maggiore alla qualità dell’aria, e l’aumento delle misure di sicurezza stradale.
Il PUMs tutt’ora vigente a Nocera Inferiore è del 2014, consta di 208 pagine dense di progetti per la viabilità, che prevedono per lo più la creazione o l’ampliamento di rotatorie, ripensamenti di sensi di marcia, e qualche fantasiosa iniziativa, come quella di una funivia per il castello Fienga.
Senza entrare nel merito del progetto, dobbiamo segnalare che dal 2014 ad oggi poco, pochissimo è stato fatto (un paio di rotatorie, qualche dosso, e una piccola porzione di pista ciclabile su Via Napoli, attualmente in costruzione). Ciononostante, com’è doveroso, l’azienda vincitrice del bando, Sintagma Srl, è stata interamente liquidata – con tre diverse fatturazioni nel corso degli anni – nel 2016, per un importo complessivo di 82.344 euro (queste informazioni sono ovviamente a disposizione di tutti sul sito del Comune).
Quello che più ci colpisce, però, è che ben poco di quello che si può leggere nel PUMs va nella direzione che noi auspichiamo, e cioè di una mobilità sostenibile che non sia declinata come una “facilitazione” al traffico, ma come un ripensamento del nostro modo di spostarci e di vivere la città.
A giudicare dalla scarsissima qualità dell’aria che respiriamo, del traffico spesso intenso e caotico che tutti dobbiamo subire, della quasi totale assenza di trasporto pubblico locale e di spazi verdi…possiamo ancora permetterci di perdere tempo? Possiamo ancora vivacchiare su questa maniera anacronistica e autolesionista di intendere la mobilità nella nostra città?
Abbiamo l’occasione di imprimere una svolta, di mettere insieme le nostre idee, prendendo esempio da città ed esperienze diverse, di progettare la Nocera che ci piace.
Il 23 e il 24 ottobre sarà con noi Ilaria Boniburini, ricercatrice di studi urbani, direttrice di Eddyburg.it e coordinatrice nazionale di Potere al Popolo.
Insieme a lei faremo una passeggiata nella nostra città, gireremo per i quartieri alla ricerca di criticità e di spunti innovativi, rifletteremo sulle nostre abitudini e su come cambiarle in meglio, parleremo di quanto la mobilità influisca sulla nostra salute, sul nostro tempo, sul nostro modo di vivere.
In seguito, ci riuniremo con tutte le persone sensibili alla questione, per porre in essere una concreta proposta di mobilità sostenibile, in previsione della programmazione del nuovo PUMs, che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno.