Ieri sera, nel sempre meno frequente passaggio frenetico da un canale televisivo all’altro, mi soffermo ad ascoltare lo scambio di battute tra Bianca Berlinguer e il dott. Bassetti nella trasmissione di Rai 3“Cartabianca”.
Il tema è sempre lo stesso e spazia dall’emergenza sanitaria che pare stia vivendo una fase di significativo miglioramento, al vaccino, ai no vax (categoria nella quale pare rientri chiunque non opti per la scelta vaccinale), al modo per riuscire a convincere quante più persone ad acconsentire all’inoculazione, alle manifestazioni violente e all’assalto alla sede della Cgil a Roma.
Landini, Segretario generale della CGIL, è ospite su un’altra rete, convocato per esprimersi sull’increscioso attacco alla sede romana del sindacato.
Ma torniamo a Rai 3, dove la padrona di casa formula una domanda agli ospiti in studio nella quale li esorta a chiarire il motivo per cui i vaccinati dovrebbero accollarsi il peso economico dei tamponi per i non vaccinati. L’argomento è alla ribalta della cronaca anche per le affermazioni riferite sul Blog di Beppe Grillo, garante del Movimento 5 Stelle, che promuove l’idea di prevedere tamponi a carico dello Stato per i lavoratori.
La domanda è sicuramente lecita, ma ciò che lascia interdetti è l’atteggiamento della Berlinguer che incalza in modo aggressivo l’interlocutore per ottenere una risposta che stenta ad arrivare, perché gli ospiti interpellati sono in collegamento e non in presenza.
Nel frattempo le luci televisive permettono di evidenziare ogni impercettibile movimento dei muscoli facciali, anche quelli che non vorremmo mai lasciare intravedere, e appare evidente l’atteggiamento contrariato della giornalista che nel ripetere la domanda perde l’imparzialità richiesta ad una professionista, per assumere la veemenza di chi intende esprimere un parere preciso e anche personale.
L’esponente di turno di Fratelli d’Italia, Elisabetta Gardini, risponde in collegamento che la motivazione è ravvisabile nel fatto che si sta parlando di un obbligo, e nello specifico, al green pass che riguarda cittadini che hanno diritto a lavorare.
La Berlinguer tace, ma ciò che è stato detto resta.
Ci si chiede come possa essere possibile che una giornalista possa assumere un atteggiamento di parte così marcatamente palese nell’esercizio delle sue funzioni quando in ballo c’è un tema, quello del lavoro, che richiederebbe un’imparzialità che diventa sempre più una chimera.
Alla fine ho cambiato canale, ma il dubbio resta.