Rischiamo di trovarci dinanzi all’ennesimo pastrocchio di questa Amministrazione, che come al solito arriva male e in affanno, su questioni di vitale importanza per cittadini e attività commerciali.
In occasione dell’approvazione del regolamento TARI, lo scorso anno, come Insieme Per Scafati presentammo degli emendamenti atti proprio a facilitare la velocità di erogazione di fondi legati all’emergenza Covid19, ma la maggioranza, Sindaco in testa, ovviamente bocciò le nostre proposte.
E così oggi, dinanzi al milione di euro che il Governo centrale ha assegnato alla nostra città come fondo per il sostegno delle fasce deboli, ci troviamo con una delibera di Giunta che appare più come un palliativo politico, che una reale risoluzione del problema.
Non si capisce chi e quando farà la variazione di bilancio necessaria per rendere operativi i fondi, e non si capiscono le modalità con le quali potranno essere erogati gli sgravi TARI: visto che il ruolo 2021 è stato difatti già emesso, e che già dovranno essere emessi due ruoli in negativo per restituire ai cittadini somme richieste ma non dovute per gli anni 2020 e 2021.
Questo perché è dal 2019 che il Comune di Scafati non riesce ad adeguare le tariffe TARI al Piano Economico Finanziario dell’Acse, facendo pagare di più del dovuto a cittadini ed imprese.
In altri Enti, tra l’altro, il DLSostegni è stato già recepito e pronto ad essere operativo da inizio settembre, se non già da luglio. A Scafati invece, abbiamo atteso ottobre: e l’effetto di questo ritardo è che adesso, anziché una possibile riduzione in bolletta, sarà necessario anche per la TARi predisporre un bando rivolto alle famiglie scafatesi: il rischio è che se non rendicontati entro maggio 2022 questi fondi dovranno essere restituiti.
Come al solito è la città di Scafati a pagare il mix di incompetenza, inefficienze e sciatteria che contraddistingue l’operato del Sindaco Salvati.
Michele Grimaldi, capogruppo democratici e progressisti.