In Italia, l’utilizzo dell’ivermectina e dell’idrossiclorochina ha animato discussioni nei salotti televisivi da cui è emersa la difficoltà di accettare di ricorrere a farmaci utilizzati in veterinaria.
Nello Stato del Nebraska, il ministro di giustizia Doug Peterson ne ha consentito l’uso nella cura dei pazienti Covid.
Nella fase precoce della malattia il ricorso ai due farmaci potrebbe permettere di salvare molte vite, evitando l’ospedalizzazione dei pazienti Covid, come indicato da ricerche che mostrano l’efficacia dell’ivermectina e dell’idrossiclorochina, che se usate in maniera preventiva e come profilassi, riducono la mortalità del 75%.
Peterson nella dichiarazione che ha espresso è stato chiaro e pragmatico, chiarendo che il suo ruolo esula da quello di decidere quale sia la cura più efficace per il Covid, ma “le prove scientifiche disponibili a favore dei due medicinali sono sufficienti per autorizzarne l’uso ai medici che vogliano prescriverli”.
Ha poi aggiunto: “Per quanto riguarda la FDA fosse preoccupata dalle vicende di alcune persone che hanno usato la formulazione veterinaria dell’ivermectina, non abbiamo trovato nessuna base scientifica perché questo medicinale dovesse essere condannato anche per l’uso umano”.
Ne consegue, che anche nel nostro Paese si potrebbero superare posizioni rigide legate a pregiudizi, al fine di salvaguardare al meglio la salute dei cittadini.