E le genti che passeranno ti diranno “Che bel fior!”. Ci ha lasciato oggi il partigiano Gennaro Di Mauro, nato a Sarno (SA) il 18 settembre 1923.
Gennaro, giovanissimo, lavora come meccanico manutentore alle Cotoniere di Nocera. Renitente alla leva di Salò si rifugia in montagna con la Brigata Matteotti Val Bisagno dove combatte con il nome di battaglia “Porthos” nella zona di Genova. Lì diventa comandante di un distaccamento d’assalto.
Più volte ha testimoniato della grande generosità dei contadini e delle donne di montagna senza il sostegno dei quali, ripeteva spesso Gennaro, “saremmo tutti morti”. Catturato nel dicembre 1944 viene arrestato con altri due partigiani. Le brigate nere decidono di fucilarli.
Gennaro si salva perché si riesce a organizzare uno scambio di prigionieri e “Porthos” viene rilasciato. Gennaro è stato Presidente della Sezione Anpi all’Alfa Romeo e per numerosi anni Presidente della Sezione Capettini a Musocco, di cui attualmente era Presidente onorario. Gennaro che ha ricevuto nel 2016 il diploma e la medaglia conferitagli dal Ministero della Difesa, si recava spesso nelle scuole per trasmettere ai ragazzi i valori, della pace, della libertà, della solidarietà, per i quali tanti uomini e donne hanno combattuto nelle file della Resistenza Italiana.
Ho conosciuto nel corso degli anni Gennaro e ho sempre apprezzato la sua passione politica, il suo costante riferimento ai valori dell’antifascismo e della Costituzione, la sua assoluta e disinteressata dedizione alla sua Associazione, l’Anpi, da lui sempre degnamente rappresentata.
Roberto Cenati – Presidente Anpi Provinciale di Milano