Il Comune di Sarno si “salva” dalla maxi richiesta risarcitoria della Giaguaro. Spa, la quale aveva chiesto 19 milioni di euro per il mancato completamento dell’area industriale. I giudici del Tar riconoscono un danno per l’azienda conserviera di soli 614 mila euro da compensarsi, però, con altri crediti vantati dall’Ente di Palazzo San Francesco.
L’industria conserviera Giaguaro Spa non otterrà i danni di immagine, né tantomeno un risarcimento per il mancato guadagno della propria attività, da parte del Comune di Sarno e dall’Agenzia per lo Sviluppo territoriale della valle del Sarno. O meglio, il ricorso notificato nel 2018 dal colosso industriale di via Ingegno all’Ente municipale di Palazzo San Francesco è stato accolto solamente parzialmente con il ridimensionamento dell’entità del lucro cessante risarcibile in soli 614 mila euro a fronte di una richiesta di 19 milioni e mezzo di euro. Tale somma, tuttavia, come stabilito dal Tribunale amministrativo di Salerno, sarà da compensarsi con un credito residuo a favore dell’ ex Agroinvest, ed a titolo di corrispettivo dell’assegnazione dei lotti Pip di via Ingegno, per l’importo di 1 milione e 590 mila euro. Di conseguenza, la Giaguaro è tenuta versare al Comune di Sarno la somma di 979 mila euro.
Nel dettaglio la vertenza tra l’azienda, il Comune e l’Agenzia per lo Sviluppo territoriale della Valle del Sarno, trae origine da una maxi richiesta per il mancato completamento di tutte le opere di urbanizzazione nella zona industriale. Secondo la società ricorrente i ritardi accumulati nell’ultimazione dei lavori avevano causato ingenti danni di immagine e all’attività produttiva. In giudizio, però, la Giaguaro avrebbe provato solo parzialmente il nesso causale tra il ritardo attuativo del Pip (con riferimento ai ritardi per realizzazione delle reti idrico-fognaria, elettrica, del gas, telefonica e di illuminazione) e il lucro cessante procurato alla produzione dell’azienda di conserve alimentari.
Il Tar di Salerno ha ritenuto, per altro, che “Per la rete del gas via Ingegno risulta già parzialmente servita dalla rete gestita da Enel Distribuzione Gas, mentre per la rete di distribuzione dell’energia elettrica è stata sostanzialmente verificata e concordata la realizzazione da parte di Enel Distribuzione Per quanto concerne i servizi di telecomunicazione, Telecom Italia ha provveduto a realizzare e cablare la rete di propria competenza”. In merito, inoltre, alla mancata realizzazione delle rete fognaria, i giudici salernitani hanno aggiunto “Stando alle evidenze documentali dianzi richiamate, il ritardo nell’implementazione della rete fognaria a servizio dell’area Pip sarebbe, in larga misura, è soggettivamente riconducibile non già all’operato degli intimati Comune di Sarno e Agenzia, bensì all’inerzia della neppure evocata in giudizio Amministrazione regionale nell’allestimento del collettore comprensoriale dei reflui della zona industriale”. Ergo, le considerazioni svolte dal Tar di Salerno hanno portato ad un “Ridimensionamento dell’entità del lucro cessante risarcibile in favore della Giaguaro con una riduzione equitativa della voce di danno nella misura complessiva e forfettaria del 10% dell’importo quantificato dalla società ricorrente”. Altresì, secondo i giudici salernitani, la richiesta di risarcimento per danno di immagine “Non merita, alcun favorevole apprezzamento, in quanto del tutto generica ed apodittica, ossia in quanto sprovvista di qualsivoglia supporto argomentativo-probatorio efficace e pertinente, la rassegnata domanda di risarcimento del danno all’immagine asseritamente subito dalla Giaguaro per effetto dell’intempestiva attuazione del Pip di via Ingegno e quantificato nell’esorbitante somma di 19 milioni e mezzo di euro”.