La situazione che emerge dalla nostra ennesima interrogazione consiliare sulla vicenda del disciolto Piano di Zona, conferma le nostre preoccupazioni e perplessità. Una situazione contabile che pesa sul già labile bilancio dell’Ente, e che rischia in sede di contenzioso di aggravarsi ulteriormente, sia sui presunti crediti da incassare (e però iscritti a bilancio), sia sul lato debitorio.
Per questo continuiamo a non comprendere, dunque, due cose su tutto.
La seconda, e come sia possibile che si sia proceduto a fondare la nuova azienda “Comunità Sensibile” con comuni quali Angri e Corbara, senza prima pretendere il saldo dei crediti pregressi, che sfiorano il mezzo milione di euro.
Non vorremmo che la timidezza nell’esigere quanto dovuto al nostro Comune, abbia avuto da contraltare il lasciapassare politico su nomine ed assetti della costituenda società.
Che, lo sappiamo, dopo 18 rimpasti di giunta e un infinito numero di deleghe assegnate ai consiglieri, il tema del distribuire incarichi come carte al Mercante in Fiera pare essere la prima e principale attività del Sindaco di Scafati.
D’altronde rimane inspiegabile come Scafati abbia deciso di contare solo il 25% dell’azienda, a fronte di una popolazione di molto superiore rispetto agli altri Comuni della nuova azienda.
La sensazione, quasi certezza, è che purtroppo si continui a giocare con le casse dell’Ente ed un campo così essenziale per la vita dei cittadini, come le politiche sociali, solo per mere e tristi vicende di tornaconto politico di parte.
Quanto costa a Scafati l’incapacità di Salvati di tenere a freno litigi e brame della sua maggioranza?
MICHELE GRIMALDI (PARTITO DEMOCRATICO)