L’odontoiatra Rosa Trunfio, responsabile dello hub vaccinale di Boscotrecase in provincia di Napoli, è tra i 39 arrestati nell’inchiesta sul traffico internazionale di droghe sintetiche della Procura di Roma. L’Asl Na 3: “Ha un contratto Covid con noi fino al 31 dicembre, stiamo valutando la sua posizione”
Rosa Trunfio, secondo gli inquirenti, era una delle lady del Gbl, la cosiddetta droga dello stupro, ed è tra i 39 indagati (11 in carcere e 29 ai domiciliari) colpiti da un’ordinanza cautelare della Procura di Roma accusati di importazione e traffico di sostanze stupefacenti tra cui il fentanyl, Gbl (la droga dello stupro), catinoni sintetiche e altri principi farmacologici appartenenti alla categoria delle “Nuove sostanze psicoattive”, acquistati sul deep e sul darkweb.
C’è sconcerto nell’ambiente ospedaliero napoletano per il coinvolgimento della professionista nell’ambito di un’indagine che coinvolge numerosi insospettabili in un traffico di nuovi stupefacenti utilizzati per festini a base di sesso e droga.
Nomi altisonanti quelli finiti nell’operazione dei Nas di alcuni giorni fa, tra i quali anche quello di Claudia Rivelli, 71 anni, sorella dell’attrice Ornella Muti, finita agli arresti domiciliari per importazione e cessione di sostanze stupefacenti.