Dal mese di giugno i militari dell’Arma sono impegnati in una campagna di controllo e verifica sulla legittimità della percezione del reddito di cittadinanza che ha visto impegnati tutti i reparti territoriali, del Comando Carabinieri Ispettorato del Lavoro con la collaborazione dell’I.N.P.S.
Molti i casi eclatanti e tra questi quello di un 46enne di Castellammare di Stabia già noto alle Forze dell’Ordine che si è recato all’ufficio postale di Via Plinio il Vecchio presentando una carta di identità bulgara evidentemente falsa e simulando addirittura un accento straniero che di balcanico aveva ben poco, ha tentato invano di ingannare l’operatore dello sportello per ottenere una tessera per il reddito di cittadinanza. Il suo trucco è stato smascherato e piuttosto che ricevere soldi dallo Stato è finito in manette, arrestato dai Carabinieri della locale Sezione Radiomobile.
È dal 7 aprile 2020, invece, che un 41enne di Cardito percepisce puntualmente ogni mese il Reddito di Cittadinanza: lo stesso pur essendo agli arresti domiciliari, ha presentato istanza, ha ottenuto il contributo mensile e per oltre 1 anno e mezzo ha ricevuto indebitamente denaro dallo Stato. Non avrebbe dovuto perché destinatario di provvedimento giudiziario, ovviamente non dichiarato nel form di richiesta. Ora ne dovrà rispondere penalmente, il reddito di cittadinanza gli sarà revocato e, oltre alla misura dei domiciliari, avrà pendente una denuncia per truffa aggravata ai danni dello Stato.