“La nostra situazione è in lieve ma costante peggioramento. Vogliamo prevenire per preservare: vogliamo essere molto prudenti per evitare rischi e per riuscire a conservare quello che gli italiani si sono conquistati”, ha detto Draghi. “Abbiamo ripreso la nostra vita sociale e le interazioni, abbiamo ripreso ad essere normali: vogliamo conservare questa normalità, è questo lo spirito dei provvedimenti”, ha aggiunto, in una giornata caratterizzata da oltre 12mila contagi.
L’epidemia in Europa sta squassando nazioni costrette a ricorrere a misure più radicali. “Noi vediamo una situazione molto grave all’esterno dell’Italia, in paesi confinanti. La nostra situazione è in lieve ma costante peggioramento, non siamo ancora nella pienezza dell’inverno. La copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi in questo periodo, per questo uno dei provvedimenti è l’anticipazione della terza dose di vaccino a 5 mesi dalla seconda somministrazione”, ha detto.
“E’ molto importante, per ricucire questa contrapposizione tra chi si vaccina e chi non si vaccina, che il governo sia compatto, senza cedimenti. La mancanza di compattezza viene poi utilizzata come scusa per l’evasione dall’obbligo, per la contrapposizione, per la tensione. Non bisogna sottovalutare né criminalizzare la diversità di vedute e comportamenti, bisogna cercare di convincere. Perché questa riconciliazione avvenga è il successo di questa iniziativa. Ve lo ricordate il Natale dell’anno scorso? Vogliamo conservare un Natale come quello che c’era prima della pandemia?”, si è domandato il premier.
“Questi vari interventi servono a dare certezze alla stagione turistica”, dice il premier rispondendo ad una domanda. “Quale era l’alternativa lo scorso anno? Si guardava al peggioramento dei contagi – ha ricordato il presidente del Consiglio – poi si diceva che non sarebbe stato possibile tenere aperto e poi si è deciso di non tenere aperto, ma già prima molte prenotazioni erano scomparse, quindi questa strategia tende a dire che avremo fatto il possibile per difenderci dalla diffusione della pandemia e mantenere aperta la stagione”.
“Spero che questo sarà un Natale normale. Se abbiamo un po’ di restrizioni sarà normale per i vaccinati e speriamo che la situazione consenta che il prossimo Natale lo sia per tutti, anche per coloro a cui saranno riservate le restrizioni. L’auspicio è che” queste persone attualmente penalizzate dalle misure adottate “possano tornare a essere parte della società come tutti noi”, ha ribadito il premier.
Quindi, una domanda sullo stato d’emergenza: sarà prorogato dopo il 31 gennaio 2022? “Sullo stato d’emergenza non mi azzardo a dire che abbiamo deciso niente, un mese prima della scadenza.
“Valuteremo la situazione man mano che arriviamo a fine anno. La domanda che bisogna porsi è: ‘A noi cosa interessa? Prolungare l’emergenza o avere a disposizione tutta la struttura di vaccinazione, ospedalizzazione, mobilitazione sanitaria e controlli che finora ci ha permesso di affrontare l’epidemia?'”, ha proseguito. “Io credo che la risposta sia la seconda. La strada di buon senso è quella di chiedersi se è possibile mantenere questa struttura senza necessariamente promulgare un altro stato d’emergenza. Non so se questo è possibile, lo vedremo”.
Super green pass in vigore in Italia dal 6 dicembre senza con regole – che non prevedono restrizioni per i vaccinati – inserite in un decreto illustrato dal ministro della Salute, Roberto Speranza. “Il primo ambito del decreto ha a che fare con l’obbligo” vaccinale, “già in vigore per personale sanitario e delle Rsa. Estendiamo l’obbligo al personale non sanitario che lavora nel comparto salute, alle forze dell’ordine e ai militari, a tutto il personale scolastico”.
“Un secondo ambito d’intervento riguarda l’estensione dell’uso del green pass, oggi facciamo un ulteriore passo in avanti: viene esteso agli alberghi, al trasporto ferroviario interregionale e al trasporto pubblico locale. Viene esteso anche agli spogliatoi di tutte le attività sportive. Il green pass fino ad oggi durava 12 mesi, il Comitato tecnico scientifico ha indicato in 9 mesi la durata idonea sulla base della capacità di tenuta del vaccino. Il terzo ambito di intervento costruito nel decreto ha a che fare con il cosiddetto green pass rafforzato”, dice Speranza.
“Riteniamo che in questa fase dell’epidemia, per il periodo tra il 6 dicembre e il 15 gennaio si introduca il green pass rafforzato: si può ottenere il certificato verde solo in caso di vaccinazione o di guarigione. Nel momento in cui si fa una scelta di questo tipo, c’è un elemento molto positivo che vorrei sottolineare. In caso di passaggio di colore della regione” dalla zona bianca alla zona gialla, arancione o rossa “eviteremmo restrizioni per le persone vaccinate. Il rafforzamento del green pass serve ad evitare chiusure e riduzioni di capienze”, afferma ancora. “Il quarto ambito di intervento riguarda i controlli: nel decreto c’è l’indicazione di una procedura del rafforzamento dei controlli in tutti i luoghi in cui si utilizza il green pass”, dice il ministro.