Un plateau in porcellana della Real Fabbrica Ferdinandea con la rappresentazione del dipinto Ercole al bivio di Annibale Carracci entra a far parte della collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. Un evento significativo per due motivi: primo questo plateau rappresenta un quadro cinquecentesco che è presente nella collezione farnese a Napoli dal 1734. Rappresenta quindi un unicum in questo senso che racconta la diffusione di quest’opera anche nelle riproduzioni in porcellana. Secondo punto, non meno importante, riguarda come è stato acquisito: è stato il risultato positivo della campagna di crowdfunding lanciata nella primavera 2021 dall’’associazione Amici di Capodimonte Ets. In poco più di sei mesi sono stati raccolti ben 30mila euro per far entrare nelle collezioni del museo un’opera, studiata da Angela Caròla Perrotti, grande conoscitrice della manifattura.
Il plateau viene proposto in un allestimento in dialogo non solo con lo storico dipinto di Annibale Carracci, un olio su tela del 1596 ma anche con altre opere. Tra questa una stampa in acquaforte e bulino (mm. 694 x 261) incisa da Pietro Aquila e stampata da Gian Giacomo de Rossi, riproducenti l’Ercole al Bivio e inserita in un interessante album di collezione Firmian sulle pitture di Palazzo Farnese realizzate da Annibale Carracci, custodito al Gabinetto disegni e stampe del museo, dedicato al Cardinale Odoardo Farnese e accompagnato da versi di Giovanni Pietro Bellori. In mostra anche altri tre Piatti con figure del Servizio da tavola decorato con le ‘Antichità’ di fine sec. XVIII in prestito dal Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina, donazione de Sangro, realizzato nella Real Fabbrica della porcellana di Napoli (1771-1806). I piatti sono parte di un grande servizio con decori ‘all’antica’, il filone decorativo di maggiore successo della manifattura di porcellana ferdinandea. Le miniature nei cavetti dei tre piatti sono una rielaborazione fedele delle tre figure dell’Ercole al bivio: sono estratte dall’insieme, isolate e scontornate. Il risultato esalta il carattere classicista che permea la pittura di Annibale Carracci e sostiene il confronto con le altre miniature tratte dall’’antico’ che ornano tutto il vasellame del servizio.
“La politica culturale del Museo e Real Bosco di Capodimonte ha praticato negli anni recenti un’apertura alle arti applicate, al collezionismo e alla cultura napoletana. E’ una grande gioia per noi ricevere un dono così importante che associa in modo unico la nostra grande pinacoteca alle arti applicate in questo piatto decorato con la farnesiana pittura di Annibale Carracci. Voglio ringraziare tutti i mecenati che hanno reso possibile questo dono e tutti i sostenitori che si sono associati agli Amici di Capodimonte, associazione storica sempre molto vicina a tutte le iniziative culturali del museo. Un ringraziamento particolare va al suo presidente Errico di Lorenzo” sottolinea il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger che ha anche ringraziato la direttrice Marta Ragozzino per il prestito degli altri 3 piatti dal Museo Duca di Martino. Bellenger ha poi ricordato come su 48 nuove acquisizioni (tra acquisti e donazioni) di opere fatte durante la sua Direzione ben 22 siano porcellane. Un risultato più che soddisfacente se si pensa che l’ultimo acquisto di una porcellana risaliva al 1972: l’Immacolata Concezione della Manifattura di Capodimonte datata 1744-1745.
(fonte: comunicato stampa)